Francesco Paolo Frontini (Catania, 6 agosto 1860 – Catania, 26 luglio 1939) è stato un compositore, musicologo e direttore d'orchestra italiano.

«Bisogna far conoscere interamente la vera, la grande anima della nostra terra.
La responsabilità maggiore di questa missione dobbiamo sentirla noi musicisti perchè soltanto nella musica e nel canto noi siciliani sappiamo stemperare il nostro vero sentimento. Ricordatelo». F.P. Frontini

Dedicato al mio bisnonno F. P. Frontini, Maestro di vita. Pietro Rizzo

venerdì 7 febbraio 2020

"Inno a S. Agata" 1886 del giovane ventiseienne Francesco P. Frontini




Coro Lirico Siciliano diretto da Francesco Costa - martedì 4 Febbraio 2020, presso la Monumentale settecentesca Chiesa di San Michele ai Minoriti
- "Questa terra fortunata, consacrata dal tuo Sangue..."




Inno a S. Agata
parole di Salvatore Nicolosi Sciuto
musica di F. P. Frontini 1886





I- Introduzione​ ​ Questa terra fortunata​ ​ consacrata dal tuo sangue​ ​ a e invitta, a te beata​ ​ scioglie l'inno trionfal.​ ​ Cittadini alzate il canto​ ​ alla intrepida virago​ ​ qui riposa il corpo santo,​ ​ questa è l'ara sua immortal.​ ​ II- Preghiera​ ​ Dal trono di gloria​ ​ o invitta guerriera:​ ​ ascolta fra i cantici​ ​ la nostra preghiera.​ ​ Ci salva pietosa​ ​ da tutti i flagelli​ ​ fa dono alla patria,​ ​ di giorni più belli.​ ​ La fede ravviva​ ​ la speme, l'amore,​ ​ fedeli o gran Diva​ ​ ci rendi al Signor.​ ​ All'illustre possente Patrona​ ​ Cittadini! Risuoni l'evviva​ ​ lieta echeggi la nostra canzone​ ​ e n'esulti la sponda giuliva.​ ​ Dai perigli salvò i mesti figli,​ ​ dalla peste Catania salvò.​ ​ Evviva.​ ​ Cittadini! Corone di alloro​ ​ al suo altare rechiamo festosi!​ ​ Desti il suono dell'inno canoro,​ ​ gli echi ascosi degli astri amorosi.​ ​ Dalle sfere le nostre preghiere ella accolse​ ​ la Patria esultò



*Sant'Agata, poesia e musica nella Catania dell'ottocento - di Mario Rapisardi, Pietro Mobilia e Frontini

lunedì 6 gennaio 2020

Di Fr. P. Frontini, il primo CD per canto e piano, della Da Vinci Publishing



Giuseppe Federico Senfett : Pianoforte
Jennifer Schittino : Soprano

Concerto presso il Castello Morsasco (AL) del 26.07.19




" Viole bianche fu pubblicata dalla Società Musicale Napoletana nel 1898 e poi ripresa dall'Editore Forlivesi di Firenze. Il testo è di Annie Vivanti: Vi mando le viole pallidine Che anno perso il colore e la fragranza... ma, soggiunge la poetessa, sono pur sempre viole. Così un amore senza baci e senza riso rimane pallido in mezzo al cuore, ma è pur sempre amore. La musicazione del testo inizia con una intensa melodia affidata alla mano sinistra del pianoforte sulla quale la voce rimane quasi fissa su delle malinconiche note ribattute. Ma nella seconda strofa si espande in arcate melodiche di grande suggestione e trova il suo acme nell'ultima frase, su una serie di passaggi armonici densi e drammatici. La conclusione è affidata al pianoforte con una collana di accordi acuti che svaniscono a poco a poco, anche qui modulando dolcemente alla tonalità originale. Viole bianche svela alcune delle principali caratteristiche dello stile di Frontini: la compresenza di un notevolissimo nerbo drammaturgo di stampo verista e una raffinata ricerca di sonorità quasi impressionistiche, lievi e seducenti". Gianfranco Plenizio Vi mando le viole pallidine Che hanno perso il colore e la fragranza, Ma serban delle azzurre sorelline Il nome e la sembianza. Tale un amor da volontà conquiso S'erge pallido e triste in mezzo al core: Un amor senza baci e senza riso Ma ch' è pur sempre amore !



Musica di Francesco Paolo Frontini. Versi di Mario Rapisardi - tratta dal Giobbe - Lauda di suora Amore, amore non dammi riposo, Amore, amore il mio seno ha corroso; Alzar le ciglia, e guardarlo non oso Quel Dio pietoso, che me volse amare. O santa piaga del lato di Cristo, Da che al tuo sangue il mio pianto s'è misto, Il paradiso dell' anima ho visto, Al cui conquisto mi voglio affrettare. Con le mie mani tremanti t'attingo, Con labbra smorte ti bacio, ti stringo, Del tuo colore quest' anima tingo, E più la spingo e più vuol penetrare. Il sapor dolce, la grata fragranza Più sempre accende la mia desianza; O mia dolcezza, mia sola speranza, Mia sola amanza, in te vommi mutare. Amore, amore, amor solo, amor santo, Deh! com'è dolce morirti da canto, Com'è suave distruggersi in pianto, E in un mar santo di luce affogare! All'egregio maestro di musica Sig. Fr. P. Frontini Catania Di Casa 25 maggio 1889. Grazie, caro Sig.Frontini, della musica assai bella e caratteristica di che volle onorare la mia "Lauda di Suora". Ella ha saputo rendere l'intensa ascetica sensualità che li anima. Quel crescendo dell'ultima strofe,che si risolve in una frase larga e voluttuosa, a me pare d'un mirabile effetto; dà la viva immagine dell'orgia spirituale, a cui si abbandona una povera anima assetata d'amore e condannata a languire in un chiostro. Bravo, caro Sig. Frontini, ma proprio di cuore e augurandole pari al merito la fortuna, me le confesso. Aff.mo Mario Rapisardi.



"Malìa" di Francesco Paolo Frontini, versi di Luigi Capuana

PREGHIERA ( Opera Malìa) JANA (quasi tra sé) Ah, non mi sente ! Non mi ascolta !.... PAOLO Che dici? JANA « Niente! Niente! » (Prega l'immagine, a bassa voce, in piedi, con le mani giunte) Signora del cielo, perdono ! La stanca mia mente delira ! Son come una paglia che il turbin raggira !.... Ridàmmi la pace, Signora del ciel ! Tu, Vergine pura, disperdi Le impure mie ansie crescenti ! O Madre pietosa di tutti i dolenti, Ridammi la pace, Signora del ciel !


Il Canto di Ebe di Francesco Paolo Frontini, versi di Mario Rapisardi - ed. Ricordi 1883 Date a la terra i fiori, Date i coralli al mar, Ad ogni cor gli amori, Ad ogni dio l'altar. Abbia ogni nembo un'iride, Ogni astro i suoi splendori; Date a la terra i fiori, Date i coralli al mar. Ma, rieda il verno o il maggio, Mesta e soletta io son; Muto è del cielo il raggio, Triste è de l'arpa il suon; Qual vana ala di zeffiro Passo nel mio viaggio, E, rieda il verno o il maggio, Mesta e soletta io son. O immagini lucenti Di più felici dì, Sogni de l'arte ardenti, Il vostro april sfiorì; Invan chiedo le olimpiche Forme a le nuove genti, O immagini lucenti Di più felici dì. La giovinezza, il riso, Le grazie ed il piacer Fuggon tremanti al viso De l'inamabil Ver; Fuggon su l'ali rosee Del vago error conquiso La giovinezza, il riso, Le grazie ed il piacer.


sabato 1 giugno 2019

Musica per piano di Francesco Paolo Frontini



Si ringrazia Roberto Frontini



E



***



"La Filatrice" capriccio-studio per pianoforte


Duetto d'amore (Love duet)


Schianto !



All' amica lontana (Ricordanze)


Impression Musicale in memoria di M. Rapisardi


Sotto le Palme (Cantilena)


Sola! Pensiero elegiaco


Canzone d'oltremare


Notturno


Rammenti? . . .


Fasma notturno




Dolce Sogno (Ninna Nanna)


Polonaise




...La musica del Frontini ci dà tutte queste cose; essa ci scuote perchè scritta con la sincerità di un' artista incorrotto, essa ci dimostra un cuore che sente e che ha un ideale di cui è gelosissimo.
La musica del Frontini che non si attiene solamente alla melodia, nè agli arruffamenti di un'armonia scientifica, non è una convenzione sistematica. Egli si mostra scevro di tutti questi convenzionalismi, che rovinano quasi sempre le intenzioni oneste degli artisti timidi, e la sua musica è l'eco fedele, l' impronta originalissima di tutti i sentimenti che si avvicendano continuamente nell'animo suo, di quei sentimenti che bastano a sviluppare l' azione.
Egli ne ha fatto una scuola a parte ; egli che sente quest'aura di novella vita, scruta ancora nell'intimo del popolo che deve giudicarlo e scrive sotto l'impulso dell'ispirazione accoppiando ai canti un'adeguata armonia...
   G. Cesare Balbo, 1905