
Ma pestifero morbo ora diviene |
Questo del mio pensiero abito intenso |
Di penetrar le cose, e il come e il quando |
D'ogni minimo effetto, e la ragione |
D'ogni forma indagare, e scarnar tutte |
Le viventi sembianze, e il verme e il nume |
A inesorata anatomia supporre. |
Perfin l'alto perchè (già che l'audace |
Mente un perchè si finge) entro alle cose |
Scovar presume, e con solenne sfida, |
Poi che indarno il braccò, fremendo il chiama. |
Tutta così mi si scolora intorno |
La vita, tutto si disforma, e vano |
Re d'un deserto io gemo. Il mio pensiero |
Avvoltojo s'è fatto, e ne' miei caldi |
Visceri il rostro insaziato affonda. --- Mario Rapisardi |
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