Francesco Paolo Frontini (Catania, 6 agosto 1860 – Catania, 26 luglio 1939) è stato un compositore, musicologo e direttore d'orchestra italiano.

«Bisogna far conoscere interamente la vera, la grande anima della nostra terra.
La responsabilità maggiore di questa missione dobbiamo sentirla noi musicisti perchè soltanto nella musica e nel canto noi siciliani sappiamo stemperare il nostro vero sentimento. Ricordatelo». F.P. Frontini

Dedicato al mio bisnonno F. P. Frontini, Maestro di vita. Pietro Rizzo

lunedì 6 gennaio 2020

Di Fr. P. Frontini, il primo CD per canto e piano, della Da Vinci Publishing



Giuseppe Federico Senfett : Pianoforte
Jennifer Schittino : Soprano

Concerto presso il Castello Morsasco (AL) del 26.07.19




" Viole bianche fu pubblicata dalla Società Musicale Napoletana nel 1898 e poi ripresa dall'Editore Forlivesi di Firenze. Il testo è di Annie Vivanti: Vi mando le viole pallidine Che anno perso il colore e la fragranza... ma, soggiunge la poetessa, sono pur sempre viole. Così un amore senza baci e senza riso rimane pallido in mezzo al cuore, ma è pur sempre amore. La musicazione del testo inizia con una intensa melodia affidata alla mano sinistra del pianoforte sulla quale la voce rimane quasi fissa su delle malinconiche note ribattute. Ma nella seconda strofa si espande in arcate melodiche di grande suggestione e trova il suo acme nell'ultima frase, su una serie di passaggi armonici densi e drammatici. La conclusione è affidata al pianoforte con una collana di accordi acuti che svaniscono a poco a poco, anche qui modulando dolcemente alla tonalità originale. Viole bianche svela alcune delle principali caratteristiche dello stile di Frontini: la compresenza di un notevolissimo nerbo drammaturgo di stampo verista e una raffinata ricerca di sonorità quasi impressionistiche, lievi e seducenti". Gianfranco Plenizio Vi mando le viole pallidine Che hanno perso il colore e la fragranza, Ma serban delle azzurre sorelline Il nome e la sembianza. Tale un amor da volontà conquiso S'erge pallido e triste in mezzo al core: Un amor senza baci e senza riso Ma ch' è pur sempre amore !



Musica di Francesco Paolo Frontini. Versi di Mario Rapisardi - tratta dal Giobbe - Lauda di suora Amore, amore non dammi riposo, Amore, amore il mio seno ha corroso; Alzar le ciglia, e guardarlo non oso Quel Dio pietoso, che me volse amare. O santa piaga del lato di Cristo, Da che al tuo sangue il mio pianto s'è misto, Il paradiso dell' anima ho visto, Al cui conquisto mi voglio affrettare. Con le mie mani tremanti t'attingo, Con labbra smorte ti bacio, ti stringo, Del tuo colore quest' anima tingo, E più la spingo e più vuol penetrare. Il sapor dolce, la grata fragranza Più sempre accende la mia desianza; O mia dolcezza, mia sola speranza, Mia sola amanza, in te vommi mutare. Amore, amore, amor solo, amor santo, Deh! com'è dolce morirti da canto, Com'è suave distruggersi in pianto, E in un mar santo di luce affogare! All'egregio maestro di musica Sig. Fr. P. Frontini Catania Di Casa 25 maggio 1889. Grazie, caro Sig.Frontini, della musica assai bella e caratteristica di che volle onorare la mia "Lauda di Suora". Ella ha saputo rendere l'intensa ascetica sensualità che li anima. Quel crescendo dell'ultima strofe,che si risolve in una frase larga e voluttuosa, a me pare d'un mirabile effetto; dà la viva immagine dell'orgia spirituale, a cui si abbandona una povera anima assetata d'amore e condannata a languire in un chiostro. Bravo, caro Sig. Frontini, ma proprio di cuore e augurandole pari al merito la fortuna, me le confesso. Aff.mo Mario Rapisardi.



"Malìa" di Francesco Paolo Frontini, versi di Luigi Capuana

PREGHIERA ( Opera Malìa) JANA (quasi tra sé) Ah, non mi sente ! Non mi ascolta !.... PAOLO Che dici? JANA « Niente! Niente! » (Prega l'immagine, a bassa voce, in piedi, con le mani giunte) Signora del cielo, perdono ! La stanca mia mente delira ! Son come una paglia che il turbin raggira !.... Ridàmmi la pace, Signora del ciel ! Tu, Vergine pura, disperdi Le impure mie ansie crescenti ! O Madre pietosa di tutti i dolenti, Ridammi la pace, Signora del ciel !


Il Canto di Ebe di Francesco Paolo Frontini, versi di Mario Rapisardi - ed. Ricordi 1883 Date a la terra i fiori, Date i coralli al mar, Ad ogni cor gli amori, Ad ogni dio l'altar. Abbia ogni nembo un'iride, Ogni astro i suoi splendori; Date a la terra i fiori, Date i coralli al mar. Ma, rieda il verno o il maggio, Mesta e soletta io son; Muto è del cielo il raggio, Triste è de l'arpa il suon; Qual vana ala di zeffiro Passo nel mio viaggio, E, rieda il verno o il maggio, Mesta e soletta io son. O immagini lucenti Di più felici dì, Sogni de l'arte ardenti, Il vostro april sfiorì; Invan chiedo le olimpiche Forme a le nuove genti, O immagini lucenti Di più felici dì. La giovinezza, il riso, Le grazie ed il piacer Fuggon tremanti al viso De l'inamabil Ver; Fuggon su l'ali rosee Del vago error conquiso La giovinezza, il riso, Le grazie ed il piacer.


1 commento:

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