Francesco Paolo Frontini (Catania, 6 agosto 1860 – Catania, 26 luglio 1939) è stato un compositore, musicologo e direttore d'orchestra italiano.

«Bisogna far conoscere interamente la vera, la grande anima della nostra terra.
La responsabilità maggiore di questa missione dobbiamo sentirla noi musicisti perchè soltanto nella musica e nel canto noi siciliani sappiamo stemperare il nostro vero sentimento. Ricordatelo». F.P. Frontini

Dedicato al mio bisnonno F. P. Frontini, Maestro di vita. Pietro Rizzo

martedì 24 febbraio 2015

Mario Rapisardi - IL PROMÈTEO ETNEO


IL PROMÈTEO ETNEO

Una simpatica biografia del Rapisardi, di Giuseppe Patanè
ed. 1946 

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".......L'aristocrazia dei fanatici del Rapisardi aveva in Catania il suo capo che era un calzolaio di sovrani e di nobili : don Alfio Scandurra, la cui bottega dalla tabella adorna di stemmi e di medaglie, guardava il marciapiede di lava sulla via Etna e il grigio palazzo della prefettura. Nella bottega di Scandurra si riunivano quasi ogni giorno i discepoli del poeta e i più autorevoli suoi ammiratori. Fra questi ultimi erano i deputati di parte democratica e alcuni professori e avvocati di vaglia, seguaci della politica del popolarissimo onorevole Giuseppe De Felice Giuffrida, il tribuno che adorava Catania ed era adorato dal popolo catanese per la sua povertà, la grandiosità dei suoi programmi e la fascinatrice ampollosità della sua eloquenza (« Catania è alla testa della civiltà e l'Europa ci guarda attonita! »).
Era il tempo in cui il poeta si era isolato quasi definitivamente dal mondo. Aveva egli, con le Religiose, l'Atlantide e i Poemetti, chiuso il ciclo dei suoi poemi.

...Cadrà nei gorghi
Del tempo il nome mio, su cui maligne
Tele d'alto silenzio il volgo ordisce...
......."

giovedì 12 febbraio 2015

Lauro Rossi , compositore drammatico. 1812/1885


Al Maestro L. Rossi - l'allievo F. P. Frontini

Rossi Lauro , compositore drammatico, nato a Macerata il 20 febbraio 1812; morto a Cremona nella notte del 5 al 6 maggio 1885.



Entrato giovanissimo nel R. Collegio di S. Sebastiano in Napoli, studiò la musica coi maestri: Giovanni Furno, Nicolò Zingarelli e Girolamo Crescentini, e ne uscì musicista nel 1829 -
Inizialmente scrisse alcune messe , cantate ed altre composizioni vocali, poi esordì con l'opera buffa: Le Contesse villane (Napoli, teatro la Fenice , primavera 1829). 
A quel primo tentative, felicemente riuscito, seguirono poi gli altri 27 spartiti che più sotto sono enumerati. -  Viaggiò per vario tempo per mettere in scena i suoi spartiti ed occupando vari posti di maestro concertatore; dal 1835 al 1844 viaggio insieme ad una compagnia d'opera italiana il Messico. - Nel 1850 occupò il posto di direttore del R. Conservatorio di Milano; nel 1871 succedette al Mercadante nella direzione di quello di Napoli; carica che tenne, sino al 1878. - Nel 1882 si ritirò a vivere a Cremona. 
Fu socio onorario di diverse Accademie d' Italia, ricevette vari Ordini Cavallereschi. - Compositore approfondito nelle severe regole del contrappunto e dotato di una felice vena melodica, riuscì specialmente nel genere buffo , nel quale Felice Romani soleva dire : ch'egli era il vero successore di Donizetti.



- Gli altri spartiti scritti, sono : La Villana Contessa (Napoli , teatro Nuovo, carnevale 1830; rifatto dal suo primo lavoro) ; Costanza ed Oringaldo (ivi, teatro S. Carlo, 30 maggio 1830); La Casa in vendita o Il Casino di campagna (ivi, teatro Nuovo, estate 1831); Lo Sposo al lotto (ivi, ivi, estate 1831);  Baldovino tiranno di Spoleto (Roma, 1832); // Maestro di scuola (ivi, 1832); //Disertore svizzero (ivi, teatro Valle, 9 settembre 1832); Le Fucine di Bergen (ivi, ivi, 1833); La Casa disabitata o I Falsi monetari , teatro alia Scala, 16 agosto 1834), riprodotta su molti teatri;Amelia (Napoli, teatro S. Carlo, 31 dicembre 1834); Leocadia (Milano, teatro della Canobbiana , 30 aprile 1835); Giovanna Shore (Messico, 1836); // Borgomastro di Schiedam (Milano, teatro Re, primo giugno 1844); Dottor Bobolo o La Fiera (Napoli, teatro Nuovo, 2 marzo 1845);Cellini a Parigi (Torino, teatro D'Angennes, 2 giugno 1845); Azema di Granata (Milano, teatro alla Scala, 21 marzo 1846); La Figlia di Figaro (Vienna, teatro di Porta Carinzia, 17 aprile 1846); Bianca Contarini (Milano, teatro alla Scala, 24 febbraio 1847); // Domino nero (ivi, teatro della Canobbiana,.primo settembre 1849; uno dei suoi migliori lavori); Le Sabine (ivi, teatro alia Scala, 21 febbraio 1852) ; L'Alchimista (Napoli, teatro del Fondo, 23 agosto 1853); La Sirena(Milano, teatro della Canobbiana, 11 ottobre 1855); Lo Zigaro rivale (Torino, teatro Balbo, giugno 1867); // Maestro e la Canlante (ivi, teatro Nota, 1867); Gli Artisti alla fiera (ivi, teatro Carignano , 7 novembre 1868) ; La Contessa di Mons (ivi, teatro Regio, 31 gennaio 1874) eCleopatra (ivi, ivi, 5 marzo 1876). - 



Scrisse inoltre : messe, cantate, l'oratorio: 

Saul (Roma, Ospizio S. Michele, 1833); 
un'elegia In morte di Bellini (1835); 
A Giovanni Ricordi, serenata a voci sole (Blevio , 6 agosto 1850); 
l'elegia A Mercadante (Napoli, 1876); 
pezzi istrumentali; musica vocale da camera; 8 Vocalizzi e 12 Esercizi per canto. - Come teorico, pubblicò : Guida ad un corso di armonia pratica orale per gli allievi del Conservatorio di Milano (Milano, Ricordi).
*Schmidl - dizionario universale dei musicisti 1887








Lo «Strambottolo per la Posterità», un caso... strambo!

Composizione di Lauro Rossi

osserva lo stesso L.R. in calce allo spartito
"O io mi sbaglio, oppure è così che si fabbricala musica dell'avvenire. - Se sia facile o difficile costruire questa specie di musica non oserei dirlo, che bisognerebbe esperimentarsi in lunghi ed importanti lavori: dico però che per avere qualche cosa di meno comune fa d'uopo scostarsi dal passato. - Le leggi sull'Armonia, sul ritmo, sull'unità le hanno fatte gli uomini: ora cosa vi ha di strano se altri uomini svincolandosi dalle antiche catene cercano aprirsi una nuova via di progresso?... E se questa nuova via fosse guidata con assennato criterio perchè combatterla per deprimerla?... Ma la Melodia, e particolarmente la Melodia per le voci?... qui sta il busillis, perchè sino a che trattasi di accozzare note, alle quali sono estranee le voci, il campo dell'arte non è scarso di valenti campioni; ma appena nella lizza vi si immischi con qualche pretesa l'istromento VOCE UMANA il numero degli eletti si assottiglia assai. Sono dunque d'avviso che le innovazioni, di cui in musica si va attualmente alla pesca, siano una neccessità indispensabile; ma affinchè alla divina arte de' suoni venga conservato il miglior suo pregio, cioè il cuore, l'affetto, la commozione, fa d'uopo che la parte melodica cantante sia il primo pensiero del compositore. Ove tal pregio predomini, anche le più arrischiate astruserie possono riuscire soddisfacenti e piacevoli".

19 Giugno 1870 Lauro Rossi
Los monederos falsos : zarzuela en cuatro actos y en verso - 
Rossi, Lauro, 1812-1885