Francesco Paolo Frontini (Catania, 6 agosto 1860 – Catania, 26 luglio 1939) è stato un compositore, musicologo e direttore d'orchestra italiano.

«Bisogna far conoscere interamente la vera, la grande anima della nostra terra.
La responsabilità maggiore di questa missione dobbiamo sentirla noi musicisti perchè soltanto nella musica e nel canto noi siciliani sappiamo stemperare il nostro vero sentimento. Ricordatelo». F.P. Frontini

Dedicato al mio bisnonno F. P. Frontini, Maestro di vita. Pietro Rizzo
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domenica 4 febbraio 2024

"Inno a Sant'Agata" festa di S. Agata 2024

 

"Inno a Sant'Agata" festa di S. Agata 2024
Coro Lirico Siciliano Comitato Sant'Agata 2024
Conservatorio V. Bellini Catania
- "Inno a S. Agata" 1886 del giovane ventiseienne Francesco P. Frontini
Coro Lirico Siciliano diretto da Francesco Costa -
- "Questa terra fortunata, consacrata dal tuo Sangue..."






Tra tradizione, innovazione, avanguardia e riscoperta il Coro Lirico Siciliano, insieme alla brillante formazione orchestrale giovanile “Vincenzo Bellini” del Conservatorio etneo, diretta da Giuseppe Romeo, ha fatto rivivere magiche atmosfere musicali di un tempo perduto in cui grandi compositori ed operisti impiegavano il loro genio per intessere le lodi canore della Martire catanese. Il programma ha previsto l’esecuzione di una sontuosa opera «Questa terra fortunata, consacrata dal tuo Sangue» composta nel 1886 da Francesco Paolo Frontini, apprezzato operista ed etnomusicologo, e che sarà riproposta in prima assoluta. La “cantata” di Frontini è, insieme a quella di Pietro Platania(Maestro di Frontini), «Qui pugnavi celeste guerriera» scritta nel 1856, l’unica composizione originale e autentica dedicata alla martire catanese.

Il 1886 rappresenta una tappa molto importante per la storia della devozione agatina: in quell’anno infatti, gli abitanti di Nicolosi invocarono l’intercessione della martire catanese per ottenere la salvezza delle loro abitazioni minacciate da una eruzione vulcanica. Lo stesso cardinale G. B. Dusmet, arcivescovo di Catania, guidò una solenne processione con la reliquia del Velo di S. Agata per invocare l’arresto del fronte lavico, cosa che effettivamente si verificò di lì a poco generando grande impressione tra la popolazione che acclamò al miracolo. Il compositore catanese F. P. Frontini doveva essersi interessato alle manifestazioni musicali inerenti la devozione agatina già prima del 1886, come sembrerebbe evincersi dal dono di una bacchetta di ebano con intarsi d’argento con cui il circolo cittadino S. Agata lo omaggiava nel 1879 (questo cimelio è attualmente custodito al Museo Bellini di Catania). È abbastanza probabile che la composizione di questo “Inno”, che in realtà possiede la struttura formale di una cantata articolata in tre parti (introduzione, preghiera e cabaletta), debba essere ricondotta ai festeggiamenti che seguirono allo scampato pericolo per l’eruzione dell’Etna.

Nel testo della “preghiera” sembrerebbe infatti cogliersi un riferimento al miracoloso intervento della santa martire: «Dal trono di gloria / O invitta guerriera / ascolta fra i cantici / La nostra preghiera: / Ci salva pietosa / Da tutti i flagelli / Fa dono alla Patria / di giorni più belli». Il manoscritto autografo dello spartito fa parte del fondo musicale dell’Archivio Frontini di Pietro Rizzo.

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Questa terra fortunata​
consacrata dal tuo sangue​
a e invitta, a te beata​
scioglie l'inno trionfal.​
Cittadini alzate il canto​
alla intrepida virago​
qui riposa il corpo santo,​
questa è l'ara sua immortal.​
II- Preghiera​
Dal trono di gloria​
o invitta guerriera:​
ascolta fra i cantici​
la nostra preghiera.​
Ci salva pietosa​
da tutti i flagelli​
fa dono alla patria,​
di giorni più belli.​
La fede ravviva​
la speme, l'amore,​
fedeli o gran Diva​
ci rendi al Signor.​
All'illustre possente Patrona​
Cittadini! Risuoni l'evviva​
lieta echeggi la nostra canzone​
e n'esulti la sponda giuliva.​
Dai perigli salvò i mesti figli,​
dalla peste Catania salvò.​
Evviva.​
Cittadini! Corone di alloro​
al suo altare rechiamo festosi!​
Desti il suono dell'inno canoro,​
gli echi ascosi degli astri amorosi.​
Dalle sfere le nostre preghiere ella accolse​
la Patria esultò



venerdì 26 gennaio 2024

"Andante Religioso" di F. P. Frontini - Coro Lirico Siciliano

 



In una gremitissima e palpitante Catania si è omaggiato in musica Don Pino Puglisi con un recital interamente dedicato a opere e compositori siciliani. Dall'ottocento sino al contemporaneo, tra classico e contaminazioni con folk rock. Un ulteriore e strepitoso successo firmato Coro Lirico Siciliano per i festeggiamenti agatini promossi dal Comitato Sant'Agata 2024.
Grazie al sindaco Enrico Trantino e al meraviglioso pubblico per un crescente viaggio nell'in-canto.
I bellissimi scatti di Maurizio Vittorino Photo



Info. editore manuscript, 1920.
Commenti manoscritto di F. P. Frontini




"Andante Religioso" di F. P. Frontini
Francesco Costa . direttore
Gianluca Abate, pianoforte
Ensemble di archi in residence
RIPRESE di Renzo Giuffrida
19.01.2024 Chiesa di San Camillo

- G. Cesare Balbo, 1905
"...La musica del Frontini ci dà tutte queste cose; essa ci scuote perchè scritta con la sincerità di un' artista incorrotto, essa ci dimostra un cuore che sente e che ha un ideale di cui è gelosissimo.
La musica del Frontini che non si attiene solamente alla melodia, nè agli arruffamenti di un'armonia scientifica, non è una convenzione sistematica. Egli si mostra scevro di tutti questi convenzionalismi, che rovinano quasi sempre le intensioni oneste degli artisti timidi, e la sua musica è l'eco fedele, l' impronta originalissima di tutti i sentimenti che si avvicendano continuamente nell'animo suo, di quei sentimenti che bastano a sviluppare l' azione.
Egli ne ha fatto una scuola a parte ; egli che sente quest'aura di novella vita, scruta ancora nell'intimo del popolo che deve giudicarlo e scrive sotto l'impulso dell'ispirazione accoppiando ai canti un'adeguata armonia"




mercoledì 6 gennaio 2021

"Eco della sicilia"1883 ed. Ricordi di F. P. Frontini - Coro Lirico Siciliano


Gesualdo Manzella Frontini (Delta - 1923)

La Città di Palermo - Assessorato alle Culture Il museo etnografico siciliano "Giuseppe Pitrè" e il Coro Lirico Siciliano presentano ECO DELLA SICILIA Frontini e Pitrè nell'In – Canto siciliano Artisti del Coro Lirico Siciliano Susanna La Fiura - soprano Antonella Arena - mezzosoprano Fabio Distefano - tenore Alberto Munafò - tenore Giulia Russo, pianoforte Accendiamo una luce al Museo Pitrè Canti popolari siciliani raccolti e trascritti da Francesco Paolo Frontini Un omaggio al forte e indiscusso legame sussistente tra Giuseppe Pitrè e Francesco Paolo Frontini, due illustri maestri che hanno dedicato grande attenzione al cuore popolare della Sicilia attraverso un lavoro di ricerca, studio e diffusione dei più pregevoli, armoniosi e mirabili canti della tradizione regionale che rischiano, ingiustamente, di scomparire. La Sicilia ai siciliani e al mondo. Un capodanno tutto "siciliano" quello firmato Coro Lirico Siciliano. CANZUNA DI LI CARRITTERI CANZONETTA VILLARECCIA - Alberto Munafò Siragusa MALATU P'AMURI - Antonella Arena L'AMANTI CUNFISSURI - Fabio Distefano LA ROSA - Susanna La Fiura LA FICU - Alberto Munafò Siragusa CIANCIU, NICI - Fabio Distefano LA VUCCA - Susanna La Fiura AMURI, AMURI - Cantilena dei mulattieri - Antonella Arena LU 'NGUI, LU 'NGUI, LU 'NGUA' - Susanna La Fiura MI POZZU MARITARI - Antonella Arena PRI TIA DILIRU E SPASIMU - Alberto Munafò Siragusa CANZONETTINA - Fabio Distefano CANTO DEL CARCERATO - Alberto Munafò Siragusa CELU, COMU MI LASSI! - Antonella Arena PALUMMEDDA - Susanna La Fiura MI LASSASTI IN ABBANNUNU - Alberto Munafò Siragusa MI MANCANU LI TERMINI - Antonella Arena CANZONETTA POPOLARE NELLA VENDEMMIA - Fabio Distefano A NICI! - Susanna La Fiura CANTO DE' CONTADINI ETNEI CIURI, CIURI


------------------------------------ Coro Lirico Siciliano grancoro@hotmail.it www.facebook.com/coroliricosiciliano Instagram: www.instagram.com/coroliricosiciliano/ Eco della Sicilia - Cinquanta Canti popolari siciliani con interpretazione italiana raccolti e trascritti, Ricordi - Milano - 1883.

http://frontini.altervista.org/canti_siciliani.htm


« Tra gli artisti e compositori dell'Isola voi siete,
« se non il solo, uno dei pochissimi che comprendono la
« bellezza e la grazia delle melodie del popolo. Pur com-
« ponendone di belle e di graziose, Voi sapete apprezza-
« re queste vaghe e dolci reliquie d'un passato che non
« ebbe storia, e serbate a durevole monumento, delle
« note piene di sentimento squisito e di candore vergi-
« nale. Altri non penserà neppure a ringraziarvi dell'ope-
« ra patriottica da voi compiuta; io Vi ammiro ». Parole, sentite e quasi solenni.



(...)Ma ciò che qui interessa e dal carteggio scaturisce chiaramente, è l'influenza determinante che, 
negli anni della sua formazione al Conservatorio di Palermo, ebbe sul Frontini l'incontro col Pitrè, l'uomo dotto e generoso che, intrattenendosi a ragionare con lui di canti popolari, gli comunicò succhi vitali pei suoi orientamenti futuri.
Prova di ciò sono le ben sei raccolte di melodie lasciate dal catanese, tutte riguardanti la Sicilia, e il loro alto valore scientifico, senza dire del libretto di Malìa, il capolavoro, musicato su testo di Luigi Capuana, in cui l'ambiente, caratterizzato da canti popolari, stornelli a risposta, danze, trovò, in un compositore spiccatamente congeniale alla poesia di popolo, un interprete di eccezionale merito e sensibilità.
Estratto dal volume - Pitrè e Salomone - Marino