Francesco Paolo Frontini (Catania, 6 agosto 1860 – Catania, 26 luglio 1939) è stato un compositore, musicologo e direttore d'orchestra italiano.

«Bisogna far conoscere interamente la vera, la grande anima della nostra terra.
La responsabilità maggiore di questa missione dobbiamo sentirla noi musicisti perchè soltanto nella musica e nel canto noi siciliani sappiamo stemperare il nostro vero sentimento. Ricordatelo». F.P. Frontini

Dedicato al mio bisnonno F. P. Frontini, Maestro di vita. Pietro Rizzo
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venerdì 18 aprile 2014

Vincenzo Casagrandi 1847/1938 - Nel 1903 fondò la Società di storia patria per la Sicilia orientale.

 CASAGRANDI Vincenzo - Storico e archeologo (Lugo di Ravenna [Ravenna] 1847 - Catania 1938). Appartenente a una famiglia di antiche tradizioni risorgimentali, conseguì a Napoli la laurea in giurisprudenza, ma approfondì, dopo, i prediletti studi storici e letterari. Dopo alcuni anni di insegnamento nei licei di Milano, Genova e Palermo, nel 1888, essendo riuscito vincitore del concorso a cattedra di storia antica, alla fine del secolo scorso fu chiamato a insegnare nella facoltà di lettere dell'università di Catania, e si trasferì definitivamente nella città etnea, dove svolse la parte migliore della sua attività scientifica e del suo impegno civile. Alle monografie di storia greca e romana (sulle orazioni di Tucidide, sulla battaglia di Maratona, su Diocleziano, sui Calpurni minori) seguirono numerosi e importanti saggi sulla Magna Grecia e sulla storia e civiltà della Sicilia orientale (Camarina, Morgantina, Gela, Siracusa, Len-tini). A Catania, in particolare, dedicò importanti studi, tra i quali sono da ricordare quelli sul monastero dei Benedettini, sul famoso organo di Donato del Piano, sul Castello Ursino, sul Siculorum Gymnasium e sulle leggende agatine. Fu appassionato alpinista e lasciò anche alcune monografie sull'Etna. Per questa sua attività amò definirsi « un romagnolo diventato catanese ». Nel 1903 fondò la Società di storia patria per la Sicilia orientale (di cui fu presidente  dal   1924   al  1928),  che ebbe sede nel palazzo universitario, a fianco dell'Accademia gioenia (v.). Avviò la costituzione di una biblioteca specializzata in seno alla predetta Società e della rivista « Archivio storico per la Sicilia orientale » (meglio conosciuto con la sigla ASSO). 






Pubblicò scritti storici di buon pregio: Diocleziano imperatore (1876), Agrippina minore (1878), Storia e cronologia medievale e moderna (1929). Incaricato dal podestà di Catania gen. Antonino Grimaldi di redigere l'inventario dei 621 manoscritti donati dal barone Antonio Ursino Recupero, vi attese dall'aprile 1931 al gennaio 1932. Memorabile, per chiarezza e sintesi, fu sulla Rivista del Comune del marzo-aprile 1929 un articolo in linea coi tempi (politici): La nuova Catania dopo il terremoto del 1693 e la nuovissima dell'epoca fascista. Casagrandi era nipote di Felice Orsini, patriota e rivoluzionario, romagnolo anche lui (1819-1858), decapitato a Parigi con Giuseppe Andrea Pieri. 




Dopo la sua scomparsa (2 febbraio 1938), il Comune di Catania deliberò che le sue spoglie mortali fossero tumulate nel viale degli illustri catanesi, nel cimitero metropolitano.
e. mus.

* Enciclopedia di Catania
* foto mie