Francesco Paolo Frontini (Catania, 6 agosto 1860 – Catania, 26 luglio 1939) è stato un compositore, musicologo e direttore d'orchestra italiano.

«Bisogna far conoscere interamente la vera, la grande anima della nostra terra.
La responsabilità maggiore di questa missione dobbiamo sentirla noi musicisti perchè soltanto nella musica e nel canto noi siciliani sappiamo stemperare il nostro vero sentimento. Ricordatelo». F.P. Frontini

Dedicato al mio bisnonno F. P. Frontini, Maestro di vita. Pietro Rizzo

martedì 15 novembre 2011

G. Verga e M. Rapisardi, dal Don Chisciotte del 3.4.1881 per il terremoto di Ischia

ISCHIA
ED I RECENTI TERREMOTI


SU questo argomento di attualità per
noi è  richiamata oggi l'attenzione generale della grande   famiglia
Italiana per soccorrere i fratelli miseramente colpiti.


CASAMICCIOLA
QUANDO   giunse   la notizia del   disastro che aveva colpito Ischia mi parve di rivedere l'isoletta, quale mi era sfilata dinanzi agli occhi attraverso gli alberi del battello a vapore, in una bella sera d'autunno.
La mensa era ancora apparecchiata sul ponte, e gli ultimi raggi del sole indoravano il marsala nei bicchieri. Dei viaggiatori alcuni s' erano già levati , e passeggiavano su e giù. Altri, coi gomiti sulla tovaglia, guardavano l' immensa distesa di mare che imbruniva sotto i caldi colori del tramontò; su cui Ischia stampavasi verde e molle, e dove la riva s' insenava come una coppa. Casamicciola, bianca, sembrava posare su di un cuscino di verdura.
A tavola due che tornavano dal Giappone discorrevano di seme di bachi; Una coppia misteriosa era andata a rannicchiarsi a ridosso del tubo del vapore. Un giovane che non aveva mangiato quasi, e stava seduto in un canto, pallido, col bavero del paletò rialzato, guardava l'isoletta con occhi pensierosi e lenti, in fondo alle occhiaie incavate.
Tutt' a un tratto sul profilo dell' isola che spiccava dalla luce diffusa del crepuscolo, apparve netto e distinto un fabbricato, quasi sorgesse d' incanto, e l' ultimo raggio di sole scintillò sui vetri, come l' accendesse.
Quel dettaglio del paesaggio che si animava all' improvviso apparve così chiaro e luminoso come se si fosse avvicinato d' un tratto.
Tutti si volsero ad ammirare lo spettacolo, e i negozianti di cartoni giapponesi tacquero un momento. Soltanto la coppia ch' era andata a nascondersi dietro il fumajuolo non si mosse, e gli occhi del giovane pallido che teneva il bavero rialzato non si animarono neppure.
Così succede ogni di; e due sole preoccupazioni bastano a sé stesse, l'amore e la mattìa, l' origine e la fine della vita. Quasi cotesta riflessione fosse venuta istintivamente a tutti in quel momento, si cominciò a parlare dell' azione benefica che hanno le acque e l'aria di Casamicciola, e dei malati che vanno a cercarvi la salute o la speranza. Invece il giovane dal paletò, pensava probabilmente, come si fa delle cose che si desiderano, alle gioie tranquille e ignorate che dovevano esserci in quell ' isoletta verde, fra quelle casette bianche, dietro quei vetri scintillanti. E quando i vetri si spensero, e la casa si dileguò ad un tratto quasi al mutare di una lanterna magica, e i contorni dell'isoletta sfumarono nel mare livido, il suo volto si offuscò. Adesso quella casetta bianca è forse distrutta, e degli occhi senza lagrime e senza sorriso ne contemplano le rovine, dalle occhiaie incavate, su dei visi pallidi.
                                                                                                                G. Verga.



FEBBRAJO

SEMPRE che con tepor primaverile 
Scote ilvario febbraio i sonnolenti 
Arbori, e desta su' diserti rami 
Tenero verde o intempestivi fiori, 
A voi facili sogni, a voi  speranze 
Lusinghevoli io penso, onde s'ingemma 
Anzi tèmpo l' incauta giovinezza 
Datrice alma d'inganni. Irato a un tratto 
Del concesso governo urla aquilone, 
Stagna i vividi succhi, abbrucia i novi 
Germogli, i fiori isterilisce, e a volo 
Precipitando da l' etnea montagna 
Di subito nevischio i campi inalba. 
Guarda il mite cultore, e con un triste 
Riso scrollando la  lanosa testa : 
Ben, esclama, più ch' altro a te s' addice 
Il morso  di rovajo,  o impaziente 
Mandorlo, a cui si  tarda la stagione 
De' fiori; ben a te, pronta a dar foglie 
O  acacia infruttuosa: un' aura dolce 
Basta a sedurvi. Nascerà fra poco 
Zefiro con aprile, e invan, fra' vostri 
Aridi stecchi lene sospirando, 
Chiederà a l' uno i saporiti frutti, 
A l' altra i mazzi de' nettarei fiori.   
Ma de la vigna, che ancor freddi e brevi 
Dal ceppo screpolato alza i potati 
Salci, simili a dita, e ben fu saggia 
A non destarsi a l' aure ingannatrici, 
Pender vedremo nel pomoso  autunno 
Come mamme caprine i pingui grappi, 
Onde il licore de l' oblio si  spreme.
                                         Mario Rapisardi.

domenica 13 novembre 2011

Stato civile della «Cavalleria rusticana». «La Lettura» 1921, di Federico De Roberto


Stato  civile  della   «Cavalleria   rusticana».  
 «La  Lettura»,   Milano,   1°  gennaio 1921.
di Federico De Roberto
*( le correzioni o gli appunti, scritti nel bordo dell'articolo, sono di F. De Roberto).

Giuseppe Deabate, narrando nel fascicolo dell' Illustrazione italiana  dedicato  a Giovanni Verga il Battesimo della « Cavalleria rusticana», attribuisce a Cesare Rossi, fra le molte altre benemerenze, anche quella « di aver compresa, sentita, ammirata alla prima lettura, la bellezza e la forza del bozzetto drammatico del Verga  e  di  non aver esitato un istante a porlo in scena. Fu, questa la gran, lode che andò dai critici al buon naso del Rossi, per ripetere l'immagine con cui essi amavano scherzosamente alludere al gran naso di quel raro e caro attore ».
Chi, sa come precisamente andarono le cose non può far buone le lodi largite in quell'oc-casione dai critici all'attore e capocomico re-putatissimo ; e poiché la Cavalleria rusticana, è l'opera che più d'ogni altra rese popolare il nome, del grande artista ultimamente festeggiato
 da tutta l'Italia — compresa quella uffiale, che 
finalmente, accorgendosi della gloria, di Giovanni Verga, gli ha riconosciuto anche in 
Senato il posto di Alessandro Manzoni — non sarà fuor di luogo ricostruire fedelmente, la storia del piccolo grande capolavoro.


















venerdì 11 novembre 2011

Per il centenario di Calcedonio Reina (Catania, 4 febbraio 1842 – Catania, 10 novembre 1911) è stato un pittore e poeta italiano


Ntra lu burgu e la marina
C'è un pitturi arrinumatu,
Vecchiu, pricchiu, strascinatu,
Lenzi lenzi la fracchina,
'Nzaimatu, scarcagnatu...
Cu' po esseri ? 'Nduvina ! (di Mario Rapisardi)
 

Maestro Calcidonio

di Mario Rapisardi

Ei fu nella città di Catana, antichissima e famosissima di Cicilia, uno dipintore chiamato Maestro Calcidonio ; il quale e per lo ingegno singolare e per la maniera bizzarra del dipingere e più ancora per la continenza e abito del vivere, fu veramente straordinario e quasi mirabile huomo del tempo suo.

Da fanciullo dette opera alle lettere latine, perciocchè suo padre che era uno cerusico sapientissimo volea piuttosto farne uno dottore che uno artefice ; ma conciosiacosacchè il maestro che gli leggeva lettere era uno calonaco, di molta reputazione appresso dei più, ma di poca scienza e di neuno giudicio, e più gonfio di vento che di dottrina, si che pareva all' aspetto, e tale era nell'animo, uno otre di quelli che Eolo diede ad Ulisse? siccome pone in suo dittato il sommo poeta Omero, così intervenne che il fanciullo prese in odio sì fatto quella prima disciplina, che tanto imparò di umanità quanto quello suo precettore cognosceva ebraico, che mai non lo seppe.

Venuto intanto all'età della discrezione, e avuta qualche notizia delle umane lettere, egli si diede assai felicemente al trovare; e molte rime trovò che furono stimate indizio di buon ingegno. Diede anche mano allo studio della musica e con tal buona disposizione ed ardore, che pareva a tutti dovesse presto riuscire uno musico eccellente.

Ma quello di che maggiormente si piacque fu l'arte del disegnare e dipingere : per l' amor della quale fatta stanza nella meravigliosa Partenope, presto dette argomento di bene sperare ; e, istudiando i modelli dei famosi artefici e ritraendo dal naturale e ispeculando certe sue invenzioni, egli venne in poco a formarsi una sua tal maniera, che non era uno che veduto una volta una sua tavola non dicesse poi vedendo qualche sua nuova storia: ella è opera di Maestro Calcidonio ; tanto era propia e singolare la sua maniera.

Tra le opere ch' egli condusse, degnissima di memoria per la novità e bizzarria dell'invenzione è quella che rappresenta dua giovani amanti che si abbracciano e baciano in uno cimiterio intra due lunghe file di ataùti e di scheletri che pare li guardino non senza invidia di tanta felicità. E un' altra ne fece che è uno scheletro, o sia la morte incappata in uno grande lenzuolo, seduta in uno trono in mezzo d'una grande camera vuota, e tutta intenta a ricamare una coltre nella quale sono scettri, tiare, corone ed altri simiglianti emblemi di potere mondano. E ora pingeva uno giovinetto cieco sicut mors ficcante uno dito nell'occhiaia d'uno teschio; ora una pulzella che porta in voto uno cuore; ora una giovane donna in paramenti nuziali con una testa di morto in uno vassoio con certi occhi spiritati che è uno terrore; e altre simiglianti allegrezze, dalle quali, non che allettar compratori, era più facile trovare chi inorridito se ne fuggisse.

E per questo non fu ignuno che mai gli committesse o gli comperasse una storia; che tutti sapevano quanto ei fusse terribile dipintore ; e avrebbono piuttosto volsuto ricevere in casa la versiera che uno suo spaventoso dipinto. Della qual cosa egli molto a ragione si rammaricava accusando li huomini di poca discrezione e di molta lussuria : avvegnachè secondo il suo giudicio questa loro avversione procedesse unicamente da ciò, che altro nell'arte eglino non gustano che le delizie della carne, e tutto ciò che spetta alla salvazion dell'anima, come viziosi e senza continenza, trascurano.

E non meno che nel dipingere ei fu nuovo e fantasioso nel rimeggiare. I versi che egli andava scrivendo su per li sgualciti e unti fogliolini, raccattati per le vie, non erano mai secondo retorica, nè di purgato stile, nè di puro dettato: aveano si una certa misura, ma non sempre tale che uno accigliato Aristarco vi potesse trovare i debiti piedi. Ma sì vaghe erano le invenzioni sua, e sì nove e inaspettate le immagini, che a leggere le sue rime tu sentivi nel quore, come un misterioso colloquio di spiriti, e romore di ale e scroscio di acque e stormire di fronde, e ti lampeggiava sugli occhi come un barbaglio di lampi, sì che credevi essere trasportato per incanto in un mondo nuovo, e più tosto tra fantasime di sogni, che tra persone vere. E il succedersi delle immaginazioni, e delle incomposte ma originali armonie ti dava come un giramento di cose, da farti venire la vertigine e il capogirlo.

E ora faremo uno brieve ricordo dei costumi e portamenti suoi, che furono quasi tutti istravaganti.

E primamente dirò che tanta fu la sua continenza così nel mangiare e nel bere come nelle altre cose corporali, che ben l' aresti detto uno santo anacoreta di Dio. E del molto che in questo proposito potrei riferire, basti solamente questo: che in città popolosissima e voluttuosissima ei viveasi quasi in uno deserto, senza altra compagnia che dei suoi pensieri; e poco pane bigio e pochissimo pesce salato, o un po' di pillacchera, che gli tenea luogo di fagiani e di starne nelle più straordinarie solennità eragli cibo sufficiente.

E mai occorse vederlo in compagnia di femmine, altro che per intento dell'arte; ma delle femmine ei si valea poco anche in questo, piacendosi più dipingere idee che uomini, e più anime che carne; onde fu detto con qualche fondamento di vero, essere egli troppo stratto dalle condizioni del vivere e in specialità dalla ragione dei tempi sua, che tutto riduceano a materia, anche l'anima immortale, giusta li epicurei: che è una grande istoltezza e bestemmia. Or tornando al proposito della continenza di Maestro Calcidonio, aggiungo, che tanta era la sua virtù in domare la concupiscenza della carne, che di qualsiasi femina ei si tenesse gnuda dinanzi per iscopo dell'arte, ignuna egli toccò mai con le mani in qualtivogli parte del corpo; e questo parea meravigliosa continenza agli amici...

Aveva egli fra i pochi uno amico, uomo assai loico e istrutto nella filosofia naturale e morale, ma più dedito alle umane lettere che alle divine; il quale era uno grande incredulo, il quale diceva che Dio non fosse e tutti lo chiamavano il Marabise (1), che non sapeano che sì chiamare. Ora costui, quale uomo incredulo e mondano, non volle mai aggiustar fede alla istraordinaria castità di maestro Calcidonio, del quale e' soleva dire essere uno mangiapulzelle; ma questo era una diabolica malignità del Marabise.

Circa gli altri costumi di questo singolar dipintore, dico che egli conducea meschina e misera vita, non già che egli fusse povero, ma più tosto per istracuraggine delle cose temporali non disgiunta da una certa passione di avarizia, onde ei solea dire essere più tosto da prezzare il danaro che la sanità; che questa, non ostante i medici, tanto o quanto si suole recuperare, ma il danaro una volta andato non più si racquista.

Abitava in fra poveri, in poverissima stanza a uno soffitto altissimo, più simigliante a uno trespolo da pappagallo che a una casa d'uomo; per giungere al quale bisognava arrampicarsi per più centinaia di gradi tutti sbocconcellati e sdrucciolevoli per lo gran sudiciume, e passare indi per anditi e andirivieni umidi e puzzolenti, che ti parea esser drento a uno budello di maiale. E la casa era come uno covile con arazzi di muffa, tappeti di polvere, portiere e cortine di ragnateli. Una seggiola con tre gambe, uno strapunto di strame, uno tavolino zoppo con due piè e qualche rozza ed imbrodolata stoviglia erano i nobili arredi di quella magione ; e tele, colori, pennelli, stracci e ciabatte gittati e sparsi per ogni parte, che parea uno naufragio.

E in tanta lautezza egli se ne stava solo, non volendo neppure con una fante divider tanto bene, e questo, diceva il Marabise, era il più generoso atto di carità cristiana, che mai gli vedesse praticare.

Stranissimo era oltre ciò il vestire, si che spesso il vedevi in giro con uno stivale di vacchetta e uno zoccolo, uno berrettone di pelle di gatto sul capo e una palandrana fino alle calcagna, che l' aresti preso per uno masnadiero inseguito dal bargello. E nel mutar dei panni ei non guardava alle stagioni, che tutte le stagioni ed i climi ei soleva portarli addosso ad un tempo solo; così che mentre le brache facevano agosto in Garamanzia, il corpetto e la giubba segnavano dicembre per li Britanni.

Anfanava per le vie più frequenti in siffatto arnese; con le mani intrecciate sul petto come in atto di contrizione e di prece, ma le guardature sospettose e quasi ferine, ch'ei gittava qua e là su la gente, e un certo suo proprio ghignare come di satiro lascivetto persuadean tosto esser l'animo suo più lontano dalla pietà che non fosse per avventura dall'odio e dal disprezzo dell'uman genere.

Al conversare era piacevole e motteggevole molto; ma non patìa, che altri tale il tenesse, temendo non la piacevolezza sua fusse malignamente presa per giulleria: tanto che dettogli uno dì una bambinetta, appresso alla cui madre egli era dimestico molto: Restate ancora, maestro Calcidonio, che senza di voi la brigata non ride-; egli s'ebbe tanto a male di ciò, che afferrata con impeto la fanciulla stava per isfracellarla; onde accorsa la madre alle grida e ripresolo gravemente del fatto, non ei si ristette; anzi con maggior veemenza di collera: Voi siete peggior della putta, le gridò, malvagia briccona che Dio vi mandi il cacasangue a tutte e dua. E come furioso partissi di quella casa, nè più volle rimettervi il piede.

Ma oltre a queste furie e bizzarrie, Maestro Calcidonio era il più dolce e diritto uomo che al mondo fosse, e tale almeno, se non da buttarsi nelle fiamme per amor di Dio e del prossimo, da non torcere un capello a chicchessia e da attendere alle faccende sua, che furono mai sempre di fare onore al suo nome e alla sua gente con opere di colore e di inchiostro.

E perciocchè nel presente secolo uno huomo che abbia pochi e leggeri vizj uniti a molte e sincere virtù è cosa piuttosto singulare che rara, per questo ho volsuto scrivere questo brieve comentario a onore del suo ingegno e ricordo perpetuo della sua virtù.


(1) è facile capire come con questa voce che in dialetto lombardo significa « uomo di mal affare », il Rapisardi scherzando alluda a sè stesso. O che non forse il « rinnegato » Carducci aveva osato chiamarlo « cattivo soggetto » ?

* chi meglio di Mario Rapisardi poteva interpretare l'animo del suo migliore amico.



*approfondimento QUI

MARIO RAPISARDI, DALL’OMBRA ALLA LUCE, Antologia a cura di Virgilio Zanolla




IL LIBRO (prossima uscita prevista per i primi di dicembre) 

MARIO RAPISARDI, DALL’OMBRA ALLA LUCE, Antologia a cura di Virgilio Zanolla, Medea Edizioni.
In occasione del centenario della morte del poeta siciliano, il giornalista Virgilio Zanolla ha realizzato un’antologia costituita da una robusta introduzione in paragrafi dove oltre il profilo dell’autore, si tratteggia la storia della sua sfortuna critica. Si presentano le opere poetiche, con i testi più ispirati e si mette in risalto sia le qualità letterarie sia le ignorabili caratteristiche di modernità. Mario Rapisardi è stato saggista, drammaturgo, traduttore e poeta, nacque a Catania nel 1844 e ivi morì nel 1912. Di grande importanza i Poemetti e gli Epigrammi, nonché le impegnative traduzioni delle opere di Catullo, Shelley e Orazio e del poema La natura di Lucrezio.

VIRGILIO ZANOLLA
Nato a Genova nel 1953 è giornalista, saggista e traduttore dal portoghese e dallo spagnolo. Ha lavorato per quotidiani genovesi, fondato e diretto il trimestrale di cultura Il Maramaldo, diretto il Corriere di Genova, Genova per noi e The Horse’s Voice. Autore di guide turistiche e di due libri di poesie, ha pubblicato anche una monografia sul pittore genovese Pellegro Piola (Nuova Editrice Genovese 1993) e una monografia storica su Pizarro (Giunti 2003). Su Rapisardi ha pubblicato vari articoli e scritto alcuni saggi.

Titolo: Mario Rapisardi dall’ombra alla luce. Antologia poetica a cura di Virgilio Zanolla
Autore: Virgilio Zanolla
Formato: 15x21
Pagine: 320
Euro: 25,00
Per info:
Medea Edizioni
via Gobetti 9, 27100 Pavia
Tel: 0382/303878
mail: info@medeaedizioni.com
www.mediaedizioni.com
www.interactabookstore.it

mercoledì 9 novembre 2011

Niccolò Giannotta - Editore dal 1874


Niccolò Giannotta (Catania, 1846 – Catania, 1914) dal 1874 iniziata la sua attività come rilegatore di libri nella bottega paterna, affiancando in proprio alla rilegatoria una piccola biblioteca circolante, sostituita in seguito da una sua libreria. Così iniziò a pubblicare (1874) libri riguardanti sillabari e raccolte poetiche dialettali con Lorenzo Rizzo, un bravo tipografo. Inizialmente la sua ragione sociale era definita : « Catania, Niccolò Giannotta, Editore, Via Lincoln 271-273 » e l'anno di pubblicazione. Il suo scopo di editore, come ebbe a scrivere, era quello di « far conoscere nella penisola la produzione letteraria siciliana e far amare in Sicilia la letteratura del continente ». Venticinque anni dopo l'inizio della sua attività, nel 1899, inaugurò uno stabilimento tipografico con macchinari tra i più moderni del tempo (Stabilimento a vapore con macchine celeri tedesche), col motto « Onestà e lavoro », e valendosi della consulenza di Federico De Roberto, l'editore Giannotta eguagliò le più famose case editrici italiane e fu un punto d'incontro per la cultura del sud. Con la collana I Semprevivi, furono stampate opere di Giovanni VergaLuigi CapuanaMario Rapisardi, Pirandello, De Amicis, la Serao, Martini, Mantegazza, Stecchetti, Brocchi, Cavallotti, la Vertua Gentile, Lioy, la Fojanesi, Fogazzaro, Pitré, Neera e tanti altri scrittori tra i più notevoli dell'epoca. I volumi, caratterizzati dalla copertina bicolore (in rosso editore e titolo, in nero il resto), erano esemplari per nitidezza, perfezione tecnica e buon gusto editoriale (250 pagine, una lira). Al Giannotta si devono anche due collane di teatro, in lingua e dialetto, nelle quali si riscontra, fra gli altri, testi teatrali del Capuana, del Cesareo, di Nino Martoglio. Dopo la sua morte la casa conservò la stessa accuratezza per qualche decennio; gestita in seguito dai due nipoti, dichiarò fallimento nel 1957; ma sempre per opera degli stessi riapri pochi anni dopo, per poi tramontare definitivamente.

Bibliografia
Enciclopedia di Catania, ed. Tringale
-
Questo contributo è stato realizzato da me per Wikipedia QUI 



Necrologio








martedì 8 novembre 2011

Bibliografia di Federico De Roberto (1879/1955)



1879
1     L'eruzione dell'Etna (ebbe inizio il 26 maggio ma fu preceduta da una serie di terremoti, specialmente gravi a Mineo il 4 ottobre e il 19 novembre 1878). « La rassegna settimanale »,  Firenze,  15 giugno  1879.
2     Il passaggio del nord-est.   Spedizione antartica svedese. « Rivista Europea »,  Firenze,   1° novembre  1879.
3     L'oceano Artico  e i commerci della Siberia.
« Rivista   Europea»,   Firenze,   1°  dicembre   1879.
1880
4    L'osservatorio etneo (con due piante). «L'esploratore» anno IV fasc. 4, Milano, febbraio 1880.
1881
Su «Don Chisciotte», pubblicato a Catania dall'Editore N.  Giannotta dal 13 febbraio  1881.
5     Cardenio, Ricordi di un giornalista. I «L'inventore», (N. 14 del 15 maggio).
6     Cardenio, Rapisardi e Carducci, (N.   18 del 12 giugno).
7     Cardenio, Cinque duelli. Tribolazioni giornalistiche,  (N.  28 del 21 agosto).
8   Cardenio,  Solite  storie  (tre racconti di Sem.)  Catania Tip.   Bellini,   (N.   45
del 18 dicembre).
9     Cardenio,  Giobbe, (N. 46 del 25 dicembre).
10    Giosuè Carducci e Mario Rapisardi - Polemiche, con prefazione di F.  De Roberto (cfr.  n. 6).  E' il «Libretto di Catania» ricordato dal Carducci in
Rapisardiana.
1882
Corrispondente da Catania del giornale «Fanfulla» firma le proprie lettere «Echi dell'Etna» con lo pseudonimo Hamlet.
Su «Don Chisciotte»,  Catania, anno II,   1882.
11     Cardenio, Alla villa, (N. 29 del 16 luglio).
12     Cardenio, Cose d'Egitto, (N. 32 del 6 agosto).
1883
13     Arabeschi, (Catania, N. Giannotta, ultimata la stampa il 30 ottobre 1883). Cont. : - Gustavo Flaubert ; Un naturalista (Marc-Monnier) - Un Détra-qué) ; Scienza ed arte - Critica idealista - Seconda edizione (di Storia fosca di L. Capuana) ; Dall'altro mondo (notizie di varie letterature americane) ; Un nuovo Don Giovanni (di G. A. Cesareo) ; Criquette (di L. Halévy) ; Novelle - Un romanzo italiano (Fantasia di M. Serao) ; Un dramma (Fedora di V. Sardou) ; - Proprietà letteraria (per il processo Sardou - Uchard per il soggetto di 0dette).
Su  « Don Chisciotte »,  Catania,  a.   III  (ma il  1° num.   è del  17 giugno).
14     Cardenio, Criquette (N. 2 del 24 giugno) in Arabeschi.
15     Anonimo Seconda edizione, (N. 7 del 29 luglio) in Arabeschi.
16    Anonimo, Critica Idealista, (N.  10 del 19 agosto) in Arabeschi.
17    Anonimo, Novelle (N.   12 del 2 settembre) in Arabeschi.
Continua  ad  essere  corrispondente  del   « Fanfulla »,   firmando   Hamlet  le lettere intitolate Echi dell'Etna e Cose della Sicilia.
1884
18    Psicologia contemporanea,  (su gli  «Essays» del Bourget). « Fanfulla della domenica»,  Roma,   12 ottobre  1884.
19     Spiritismo,  (a proposito  del nuovo libro di  L.   Capuana). « Fanfulla della domenica »,  Roma,  22 giugno  1884.
20      Un tipo di Umorista. Graindorge.
« Fanfulla della domenica», 14 dicembre 1884.
1885
Su « Fanfulla della domenica », anno VII, Roma.
21    I destini della poesia, (N. 7 del 15 febbraio).
22     La corsa alla morte, (di E. Rodi), (N. 33 del 16 agosto).
23    II problema del bello, (N. 38 del 20 settembre).
1886
Su «Fanfulla della domenica», anno VIII, Roma.
24    Psicologia contemporenea, (N. 8 del 21 febbraio).
25    Leopardi e Flaubert,  (N.   34 del 22  agosto).
26    Poeti francesi contemporanei.  Sully Prudhomme, (N. 44 del 21  ottob.).
27    Poeti francesi contemporanei. Teodoro de Bainville, (N. 52 del 26 dicembre).
1887
Su «Fanfulla della domenica», anno IX, Roma.
28    Primo canto. Parafrasi dal Ramàyana. (N.  11 del 13 marzo).
29     Victor Cherbuliez, (a proposito della Bète). (N.  16 del 17 aprile).
30    Poeti francesi contemporanei. Francesco Coppée.  (N.31  del 31 luglio).
31    L'orgoglio e la pietà. Novella, (N. 27 del 3 luglio).
32    Il ritratto del Maestro Albani, (N.  44 del 30 ottobre),  in Doc. umani.
33    Documenti umani, (N. 35 del 28 agosto), in Documenti umani.
34    Donato Del Piano, (N. 50 dell' 11 dicembre), in Documenti umani.
35    Per la musica, (La scena illustrata,  Firenze,  1 ottobre 1887).
36    Encelado. Maggio MDCCCLXXXVI. Catania, Crescenzio Galàtola, maggio 1887, (fasc, di 15 pagg. I sei sonetti in esso pubblicati si ritrovano nella edizione di Ermanno Raeli del  1923,  in  appendice).
37     La sorte. Novelle - Catania, N. Giannotta. Cont. : La Disdetta - Ragazzi-naccio - San Placido - Il matrimonio di Figaro - Il Cortile - La Malanova - Rivolta.
1888
Su  « Fanfulla  della domenica »,   anno  X,   Roma.
38    Studio di donna.  Novella (N. 4 del 22 gennaio) in Documenti umani.
39     Il memoriale del marito. Novella (N. 12 del 18 marzo) in Documenti umani.
40     Carlo Baudelaire.  (N.   17 del 22 aprile).
41     Una voce. Novella, (N. 20 del 13 maggio) in Documenti umani.
42     Il poema della felicità. (N.  22 del 27 maggio).
43     Il romanzo. (A proposito di Pierre et Jean), (N. 26 del 24 giugno).
44     Una dichiarazione.  (N.  28 dell'8 luglio)  in Documenti  umani.
45     Il Sacramento della penitenza (N. 43 del 21 ottobre) in Doc. umani.
46    Il giornale di Stendhal.  (N.  40 del 30 settembre).
1889
47     Ermanno Raeli.   Romanzo,  Milano,   Galli  ed.,   1889.
Cfr. Enrico Panzacchi - Romanzo psicologico. Lettere e Arti, Bologna. 6 luglio 1889. (Parve al Panzacchi che «Ermanno Raeli» risentisse del «Di-sciple» del Bourget. Il De Roberto in una lettera al Panzacchi, da Catania, il 9 luglio 1889, protestò la propria indipendenza dal Bourget : «Ermanno Raeli concepito da quasi 5 anni, disse, fu scritto nell'autunno del 1887, quando preparavo i «Documenti umani» di cui doveva far parte. Ingrandito nelle sue proporzioni da novella a romanzo fu mandato all'Editore Galli a Milano nel febbraio del 1889 prima che la pubblicazione del «Disciple» incominciasse  su  la  Nouvelle  Revue).
48      Documenti umani. Novelle, Milano, Frat.lli Treves, 1889.
Cont. : Prefazione (in forma di lettera a Emilio Treves, da Catania, ottobre 1888).
1) Documenti umani - 2) Il passato - 3) Una dichiarazione - 4) Il memoriale del marito - 5) Il ritratto del Maestro Albani - Studio di donna - 7) Il sacramento della penitenza - 8) Un caso imprevisto - 9) Donato Del Piano » 10) La morta - 11) Le due facce della medaglia - 12) Una voce - 13) Epilogo -  14) L'orgoglio e la pietà.
Su  «Fanfulla della domenica»,  anno XI,   1889,  Roma.
49     Un filosofo ottimista. E. Caro. (N. 4 del 27 gennaio).
50    Il senso della vita (di E. Rod). (N. 6 d'el io febbraio).
51     Il peccato della Valcresi, (N.  10 e N.  11 del 20 e del 17 marzo), cfr. L'albero  della scienza.
52     Disgrazia orribile, (N. 15 del 14 aprile).
53     Barbey D'Aurevilly (N. 22 e 23 del 2 e del 9 giugno).
54     Lecomte de Lisle, (N. 29 del 21 luglio).
55     Il gran rifiuto, (N. 32 dell' 11 agosto), cfr. «L'albero...»
56    Le stagioni, (N. 37 del 15 settembre), cfr. «L'albero...»
57     E. Renan, (N. 39 del 29 settembre
58    La salvazione, (N. 44 del 3 novembre), cfr. «L'albero...»
59    L'amicizia di Eva, (N. 47 del 24 novembre), cfr. «L'albero...»
Su «La scena illustrata»,  Firenze.
60     Wagner e l'estetica tedesca,  (N.  3 del  15 aprile).
61     Il tormento  simpatico,  (è la lirica — Heine gioconda larva...  — in  «Ermanno  Raeli»).  N.  5  del  15 maggio.
62     La trovatura, cfr.  Processi verbali.
«Gazzetta letteraria», Torino, anno XIII, n. 49 del 7 dicembre.
63     Il serpente, Lettere e Arti, Bologna, 16 febbraio, cfr. «L'albero...»
64     Mara  Lettere e Arti,  Bologna,  30 marzo  cfr.   Processi...
65     I Vecchi, La Letteratura, anno IV, N. 11, Torino,  1° giugno,  cfr. Processi...
1890
66    L'Albero della scienza, Milano, Libreria editr. Galli di C. Chiesa e F. Guin-dani. Cont. : 1) Il serpente - 2) La scoperta del peccato - 3) Il gran rifiuto 4) Menzogne - 5) L'amicizia di Elva - 6) Il Paradiso perduto - 7) La salvazione 8) Le stagioni - 9) Quesiti.
67    Processi verbali. Novelle, Milano, Libreria ed. Galli di C. Chiesa e F. Guindani. Cont. : 1) Il Rosario - 2) Il Convegno - 3) I vecchi - 4) Donna di casa - 5) Lupetto - 6) La «trovatura» . 7 Mara - 8) Pietro Micca - 9) L'Onore . 10) Il Krak - 11) Pentimento - 12) Il Viaggio a San Vito.
Su «Vita Intima»,    settimanale letterario di Milano dal 3 giugno 1890 al 29 dicembre 1891.
68    Il reuzzo (N. 3 del 17 luglio) cfr. La sorte 2a ed.
69    L'assurdo, (N.20 del 14 ottobre), cfr. La morte dell'amore.  Gli amori.
Su «Vita nuova», Firenze, anno II, 1890.
70    Il Rosario, (N. 4 del 26 gennaio), cfr. Processi...
71     Quesiti, (N. 4 del 27 luglio), cfr. l'albero...
72    L'Onore, (N.  16 del 20 aprile), cfr.  Processi...
73     Pietro Micca, (16 marzo), cfr.  Processi...
74    Fine d'amore, Bozzetto. (Nuova Antologia,  16 giugno 1890).
Su « Fanfulla della domenica », Roma, anno XII  1890.
75     Rimorso (N. 2 del 12 gennaio).
76    Menzogne (N. 8 e 9 del 23 febbraio e del 2 marzo), cfr. «L'albero».
77     Flaubert • L'uomo (N. 14 del 6 aprile).
78     Flaubert - L'opera (N.  15 del 13 aprile).
79     Un cuore di donna (di P. Bourget), (N. 31 del 3 agosto)
80     Maupassant e Tolstoi (N. 35 del 31 agosto).
81     Bozze di lettere (N.  52 del dicembre).
1891
82     L'illusione. Romanzo, Milano, Libreria Editr.  Galli
83     La sorte. Novelle, seconda edizione. Milano, Libreria editr. Galli. Cont. : Le sette novelle dell'ediz. 1887 più «Il reuzzo» (v. N. 68).
84    La prova, Vita nuova, anno III, fasc. 2 Firenze, febbraio.
85     Come siamo. La Tavola Rotonda, a.  1, n.  1, Napoli, 22 novembre 1891.
1892
86      La morte dell''amore. Novelle, Napoli, Luigi Pierro Edit., 1892.
Cont. :  Prefazione (Napoli,  27 Agosto  1891) - Dibattimento - L'assurdo -Lettere di commiato.
87       Uno scrupolo di Don Giovanni,  (La Tavola Rotonda,  Napoli,   19 giugno 1892 cfr. Gli amori.
88     Un umorista dimenticato, (I. Taine - F. T. Graindorge), (La Tavola Roton. da, Napoli, 4 dicembre 1892).
1894
89    I  Viceré.  Romanzo,  Milano,  Libreria editr.  Galli.
Pagine del romanzo pubblicate prima sui giornali e sulle riviste :
Pagina di romanzo,  «Il Goliardo»,  Catania 28 febbraio.
Una candidatura,   «Folchetto»,   Roma,  26  agosto.
Il funerale «Gazzetta Letteraria» Milano,  1° settembre.
Da «I Viceré», « Fanfulla della domenica », Roma, 9 settembre.
La lettura del testamento, «Roma letteraria», 15 settembre.
La principessa è morta, «Il Goliardo», Catania, 16 settembre,
1895
90    L'amore. Fisiologia, psicologia, morale.  Milano,  Libreria editrice Galli. (La prefazione è data da Regoledo, luglio  1895).  In copertina sono annunziati due libri di prossima pubblicazione: L'Imperio - Le Confessioni.
Su «Il Capitan cortese» periodico settimanale di Milano, anno 1°.
91     Maupassant. I Le novelle (N.  21  del 29 settembre).
93    Maupassant. II Osservazioni e analisi (N. 22 del 6 ottobre).
93     Gli Apologhi - La muta comunione (N. 28 del 17 novembre), cfr. Gli Amori, I.
94     Gli  Apologhi  -  L'indiscreta  domanda  (N.   30 del   1°   dicembre),   cfr.   Gli amori, 2.
95     Gli apologhi - L'omonimo (N. 32 del 13 dicembre), cfr. Gli amori, 3.
96     Gli apologhi - La veglia (N. 34 del 29 dicembre), cfr. Gli amori, 4.
96  bis Il viaggio a San  Vito.  (cfr.  Proc.  verbali.  Firmato Wanda Torti,  Gaz, del popolo della domenica a XIII n. 49 Torino, 8 dicembre).
Annunziati su la «Domenica Letteraria», (Milano 11 ottobre 1896) due nuovi romanzi del De Roberto :    L'odio - Gli Eleganti.
97     Spasimo.  Romanzo.  Nelle appendici del «Corriere  della Sera»,  dal 26 novembre 1896 al 6 gennaio 
1896.
Su «Il Capitan Cortese», anno II, Milano, 1896.
98       Gli apologhi . Il   sospetto (N. 36 del  13 gennaio), cfr.  Gli amori, 5.
99     Gli apologhi - Gli affari dei quattrini (N.  40 del 9 febbraio),  cfr.   «Gli a-mori»,  17.
100     Gli apologhi -  Un'equazione morale (N.  42 del 23 febbraio),  cfr.   «Gli a-mori»,  18.
101     Gli apologhi . La jettatrice (N. 44 dell'8 marzo), cfr. «Gli amori» 22.
102       Gli apologhi - La consolatrice (N. 46 del 22 marzo cfr. «Gli amori», 23.
103     Gli apologhi - Le prove (N. 48 del 5 aprile), cfr. «Gli amori», 24.
104     L'arte   europea  a Venezia  (di  Vittorio  Pica).   «Il  Goliardo»,   Catania,   16 febbraio
Su «Roma di Roma» : direttore letterario :  Luigi  Capuana,  anno I, Roma,
Annunzio della pubbl. degli «Apologhi» del De Roberto, 3 luglio n.  65.
105     Apologhi I Dal sospetto alla certezza.  (N. 66 del 4 luglio), cfr.  «Gli amori»,  5.
106     Apologhi  II   Un'intenzione   della  Duffredi  (N.  69  del  7  luglio),   cfr.   «Gli amori», 7.
107    Apologhi III Lo champagne (N. 72 del 10 luglio), cfr. «Gli amori».
108    Apologhi IV Omissioni (N. 74 del 12 luglio), cfr.  «Gli amori»,  10.
109     Apologhi V Un dramma storico (NN. 77 e 78 del 15 e del 16 luglio). Su F. Lassalle, cfr. «Come si ama».
110    Apologhi VI La  Venere di Siracusa (NN. 8.2 e 83 del 20 e del 21 luglio), cfr.   «Gli  amori»,   13.
111     Apologhi VII Il gran rapporto. (N. 86 del 24 luglio), cfr. «Gli amori»,  16.
112     Apologhi VIII L'indovinello (N. 95 del 2 agosto), cfr.  «Gli amori», 8.
113     Apologhi IX Fino a morirne  (N.   102 del  10 agosto), cfr.  «Gli amori», 9.
114     Apologhi X Anacronismo (N.  104 del 12 agosto), cfr. «Gli amori»,  15.
115     Apologhi XI Lo scandalo (NN.  107 e 108 del 15 e del 16 agosto), cfr. «Gli amori»,  21.
116    Apologhi XII Le cicatrici (NN.  110 e 111 del 18 e del 19 agosto), cfr. «Gli amori»,  1.
117     Apologhi XIII L'amor supremo (27, 28 e 29 agosto), cfr. «Gli amori», 29.
118     Apologhi XIV Ironie (3-4 e 5 settembre), cfr.  «Gli amori». 26
119     Apologhi XV Non c'è maggior dolore (N.   126 dell'8 settembre), cfr.  «Gli amori», 30.
120     Gli illustri amanti di Napoleone (dal 18 al 23 ottobre, nn. dal  171  al 176), cfr. «Gli amori».
1897
Sul «Corriere della Sera»,  anno XXI,  Milano.
121     Napoleone innamorato, 4 febbraio.
122     Balzac (Spoelbrek de Lovenjoul - Autour de H. De Balzac) 29 luglio.
123     Zola contro Zola,  19 agosto.
124     Cosmopolitismo (P.  Bourget - Les voyageuses),  27 agosto.
125       La critica. A proposito di un critico (D. Oliva), 6 novembre,
126    Delitti impuniti (del Macè),  18 novembre.
127     Un nemico dell'arte (Max Nordau), 23 dicembre
Su «Roma», riv. politica parlamentare, a. 1, Roma 1897.
128     George Sand e F.  Chopin. (nn. 6, 8,  10 del 2,  16 e 30 maggio).
129       L'amitiè amoureuse. I libri e le idee, (N. 24 del 19 settembre).
130    P. Bourget - Les voyageuses, (N. 26 del 3 ottobre).
131       Una fidanzata di Napoleone, (31 ottobre e 7 novembre).
132     Emilio Zola - Nouvelle campagne. Balzac, (N. 20 dell'8 agosto).
Su «Domenica Letteraria», Milano, pubbl.  dal 5 gennaio 1896 al  10 ottobre 1897.
133     L'indovinello (N. 82 dell'1 agosto, cfr. «Gli amori», 8.
134    La  consolatrice   (N.   78  del  27 giugno),   cfr.   «Gli   amori»,   23.
135     Il dramma di Venezia. George Sand e A. De Musset («Le Grazie», riv. quindicinale. Catania, 1 gennaio, 15 gennaio, 1 febbraio).
136       Spasimo.   Romanzo,   Milano,   Libreria   Edit.   Galli.
1898
137     Una pagina della storia dell'amore, Milano, Fratelli Treves.
138    Leopardi, Milano, Fratelli Treves.
139 Gli amori. Novelle, Milano, Libreria editr. Galli, 1898 (ma stampato nel 1897). Prefazione (Milano, 7 agosto 1897) : 1) La muta comunione - 2) L'indiscreta domanda - 3) L'omonimo - 4) La veglia - 5) il sospetto - 6) La certezza - 7) Un'intenzione della Duffredi . 8) L'indovinello - 9) Fino a morirne - 10) Omissioni - 11) Uno scrupolo di Don Giovanni - 12) Un giglio - 13 La Venere di Siracusa - 14) L'estro - 15 Anacronismo - 16 Il gran rapporto - 17) L'affare dei quattrini - 18) Un'equazione morale - 19) Le cicatrici - 20) La toscanina . 21) Lo scandalo - 22) La jettatrice - 23) La consolatrice - 24) Le prove - 25) Dibattimento - 26) Ironie - 27) L'assurdo - 28) Lettere di commiato - 29) L'amor supremo - 30) Nessun maggior dolore.
Su «Roma», Rivista politica parlamentare, anno II,  Roma,   1898.
140     Stendhal inedito,  2 gennaio, fasc.  I.
141       I nuovi paradossi di Max Nordau, 6 febbraio, fasc. 6.
142     Gli amori del Rousseau, Rivista d'Italia, anno I, N. 12, Roma, 15 dicembre 1898. (Cifr.  Come si ama).
Sul «Corriere della Sera», anno 23°, Milano,  1898.
143     Bismark e le donne, 12 agosto.
144     La duchessa azzurra (di P. Bourget), 7 ottobre.
145     I timidi (L. Dugas - La timiditè), 11 dicembre, cfr. Il colore del tempo.
146     Studi sul sec. XIX (di E. Rod), 30 dicembre.
147     Lettere polemiche  a M.  L.  Patrizi,  il Marzocco,   Firenze,   17 luglio  1898.
1899
147 bis Questioni d'estetica. La regola e l'eccezione nell'arte,  Flegrea,  anno I, fasc. 3, Napoli, 5 marzo 
Sul «Corriere della Sera», anno 24°, Milano, 1899.  
148    Il tolstoismo, 24 gennaio, cfr. «Il colore del tempo».
149    Il superuomo, 25 febbraio, cfr   «Il colore del tempo».
150    La morale nella Cina,  10 marzo, cfr. «Il colore del tempo».
151     Il bilancio di un secolo.  13 aprile.
152     Balzac in Italia.
154     Civiltà cinese e civiltà europea, 31 maggio, cfr.  «IL colore del tempo».
155     Murat. A proposito di una nuova pubblicazione. («Correspondance», a cura di A. Lumbroso), giugno.
156    La filosofia di un poeta (Maeterlink), 25 luglio, cfr.  «Il colore del tempo».
157     Critica e creazione (M. Nordau - Battaglia di parassiti), 9 agosto.
158    Racconti e  romanzi  (Desiderata di  C.   Giorgieri-Contri,  La  prima visione di G. Civinini, La moglie nuova di A. Panzini),  14 agosto.
159    La critica (L. Capuana - Cronache letterarie; G.  Pisa - Studi letterari),  21 agosto.
160    I libri (La ballerina di M. Serao...), 28 agosto.
161    Psicologia (Villa, Scipio Sighele, De Sanctis - I sogni),  11 settembre.
162    Letteratura femminile, 18 settembre.
163     Studi storici (M. Schipa ; Fr. Guardione ; L. Cappelletti). 25 ottobre.
164     Nuove novelle (E. Boner . Sul Bosforo d'Italia...), 2 ottobre.
165     Intorno al femminismo, 9 ottobre.
166     Teoriche e critiche d'arte, 16 ottobre.
167    I libri (Guerrazzi-Baretti), 23 ottobre.
168    Filosofia  (Angiolo  Orvieto,   Luigi  Vigna,   Vidari...),   30-ottobre.
169     Versi e versioni poetiche (G. Cena...), 13 novembre.
170    Romanzi e novelle (Sienkiewicz . Bartek il vincitore...), 20 novembre.
171     Studi danteschi, 4 dicembre.
172    Femministi e antifemministi. 11 dicembre.
173     Il rosario. Bozzetto drammatico (prima redazione), Nuova Antologia». Roma, 16 aprile.
174     Le amiche di Balzac. «Nova Antologia», 16 giugno e 1° luglio, cfr. « Come si ama».
175     Pagine  letterarie.   Casi  d'amore.   «Roma»   Riv.   politica,   22  gennaio   1899.
1900
176    Il colore del tempo. Milano-Palermo, R. Sandron, 1900.
Cont. : 1) Il secolo agonizzante 2) Il tolstoismo 3) Il superuomo. 4) La poesia di un filosofo 5) La filosofia di un poeta 6) Il femminilismo 7) Due civiltà 8) Vincitori e vinti 9) Il genio e l'ingegno 10) Critica e creazione 11) La timidezza 12) La volontà.
177     Come si ama. Torino,  Roux e Viarengo Edit.,  1900.
Cont. : Prefazione (Lettera di L. Capuana a F. De Roberto e lettera del De Roberto a L. Capuana) : 1) La signorina di Lespinasse - 2) Gli amori del Rousseau - 3) Le passioni del Goethe - 4) Napoleone innamorato - 5) Il romanzo del Lassalle - 6) Le amicizie di Balzac - 7) Il matrimonio di Bismark.
178    Le passioni di Goethe. «Nuova Antologia», 1 dicembre, cfr. «Come si ama».
Sul «Corriere della Sera»,  anno 25°,  Milano,   1900.
179     Sociologia, 8 gennaio.
180    I due Tolstoi. A proposito di «Risurrezione»,  16 gennaio.
181     Memorie milanesi (Un periodico del sec. XVIII e la peste del 1451. Casanova e Goethe a Roma. Faustina e la «bella milanese») 31  gennaio.
182     I nuovi romanzi di Sienkiewicz, 9 febbraio.
183     Letteratura romanzesca,   23  febbraio.
184    Le donne, i cavalier..., 2 marzo 18,5    Intorno all'arte,  14 marzo.
186    Esumazioni (Maupassant - Le Colporteur),  20 marzo.
187     Gli scritti postumi del Leopardi e del Manzoni, 8 aprile.
188    L'undicesimo  comandamento,   12   aprile
189     Letteratura e storia (Giusti, Guerrazzi...),  19 aprile.
190    Romanzi stranieri (Bourget,  Sienkiewicz),  4 maggio.
191     Un romanzo di Napoleone, 24 maggio.
192     La signorina (di G. Rovetta), 30 maggio.
193       Chiromanzia, 4 giugno.
194    Il problema della virtù, 6 giugno
195     Nel mondo ignoto, 11 giugno.
196     Romanzi, racconti, novelle,  19 giugno.
197    II filo d'oro (La psicologia del riso), 3 luglio.
198    Le nazioni latine (G. Sergi...), 17 luglio.
199    La camorra.   Una versione francese e l'originale italiano,  30 luglio.
200    L'Italia ignota (Caccia grossa di G.  Bechi...),   15 agosto.
201     Nuovi studi manzoniani, 23 agosto.
202     Tra romanzieri e novellieri (L. Capuana - Anime a nudo...),  27 agosto.
203     Il femminismo   eterno   (H.   Amat   - La  donna  secondo  S.   Ambrogio),   6 settembre.
204    Letteratura straniera (Ben Hur ;  Sienkiewicz...),   19  settembre.
205     Psicologia dell'uomo forte, Bismark,  28 settembre.
206    Psicologia dell'uomo debole. Luigi II di Baviera, 7 ottobre.
207     Ugo Foscolo e Isabella Albrizzi, 14 ottobre.
208     Romanzi nostrani e stranieri,  24 ottobre.
209     Corriere letterario (E. Masi,  M.  Scherillo, A.. Chiappelli...),  10 nov,
210     Tra romanzieri e novellieri (A.  Albertazzi,   E.   De  Marchi...),  8 dicembre.
211     La guerra e la pace (G. Novicow - La féderation de l'Europe), 19 dicembre.
212     Una passione romantica. Franz Liszt e Caroline di  Wittgenstein,  26 dic.
Su «Rivista di Roma», anno IV, Roma,  1900.
213     Il femminismo,  11 marzo, fasc.  10.
214     L'amore libero,  23 aprile, fasc.   15-16.
215     L'educazione della volontà (di J.   Payot),   19  agosto,  fasc.   31-32.
1901
Sul «Corriere della Sera», anno XXVI,  Milano  1901.
216     Daudet e Maupassant (Premier voyage premier mensonge ; Les dimanches d'un bourgeois de Paris), 6 gennaio.
217     Il nuòvo libro di P.   Villari (Le invasioni barbariche),   10 gennaio.
218    Donne napoleoniche,  14 febbraio.
219     Letteratura africana, 27 febbraio.
220     I ricordi del Gen. Orero, 4 marzo
221     Orero e Antonelli. Due uomini, due politiche,  13 marzo.
222     La malattia del secolo morto (Flaubert - Memorie di un pazzo),  19 marzo
223     Il nuovo romanzo di A. Fogazzaro (Piccolo mondo moderno).  28 marzo.
224     L'amore nel romanzo e nella vita (Le Fantóme di P.  Bourget),   17 aprile.
225     L'estetica della strada (di G. Kahn), 28 aprile.
226     Il «Lavoro» di Zola, 16 maggio.
227     La marchesa di Sade  (di Paul Ginisty),  23 maggio.
228     Un eroe sconosciuto dell'era napoleonica, 7 luglio.
229    L'idillio di Victor Hugo, 29 maggio.
230    Il marchese di Roccaverdina, 8 giugno
231     Luigi Des Ambrois, 23 giugno.
232     Padre  Giovanni Semeria,  30 giugno
233     La vita delle api (di M. Maeterlink), 20 luglio.
234     Prima del femminismo  (M.me de Maintenon,  M.me de Genlis),   27 luglio
235     La conversione di Huysmans,  10 agosto.
236    La vera vita (di L. Tolstoi), 28 agosto.
237     Mirbeau e la sua «Cameriera» e il suo «Neurastenico», 2 ottobre.
238    La donna di domani (di Etienne Lamy), 30 novembre.
239     Gli scrittori nuovi. Massimo Gorki, 20 dicembre.
240     L'Arte. Torino, F.lli Bocca,  1901
1902
Sul «Corriere della Sera», anno XXVII, Milano,  1902.
241     Turghenieff. A proposito di un suo epistolario, 28 gennaio.
242     Nella luna (di H. G. Wells), 23 febbraio
243     Victor Hugo, 26 febbraio.
244     Rinascità (di C. Ricci), 16 marzo.
245     Le memorie di Kropotkine. 28 marzo.
246     Gli ultimi giorni di Pekino (di P. Loti), 19 aprile.
247     Un critico originale (M. Nordau . Visti di fuori), 23 dicembre.
1903
248    Nuovi segni d'antiche fiamme.   Sofia di Mounier  e  Gabriele di Mirabeau. «La lettura», anno III, Milano,  1° ottobre, e 1° novembre.
Sul «Corriere della $era», anno XXVIII,  Milano,  1903.
249     Un amico dell'arte.  B.  Croce e la sua «Estetica»,  1° gennaio.250     I memorabili (A. D'Ancona - Ricordi e affetti),  18 gennaio.
251     Romanticismo, Da un dramma storico a una storia letteraria-,   1  febbraio.
252     Novellatori (Pirandello -   Quand'ero  matto...),   15  febbraio.
253     Novellatrici, 23 febbraio.
254     La «Verità» di Zola, 1 marzo.
255     Un testamento filosofico. I «Fatti e commenti» di H.  Spencer,  21  marzo.
256     Le Amazzoni, 5 aprile.
257    Storia e Romanzo (G. B. Marchesi).  14 aprile.
258     Intorno al Goethe,  5  maggio.
259     I «Memorabili». (Rimpianti di F. D'Ovidio), 16 maggio
260     Cronache di poesia (F.  Pastonchi - Belfonte...),  23 maggio.
261     Favoleggiando (Olivieri San Giacomo, G.  De Rossi...), 2 giugno.
262     Carducci,   16 giugno.
263     Per lo studio della nostra lingua (G.  B.  Ballesio),  23 giugno.
264     Arte narrativa (Pirandello - Beffe...).  29 giugno.
265     Psicologia femminile (Neera; Sfinge; Gr. Deledda...),  12 luglio.
266     I romanzieri francesi contemporanei secondo uno  di essi,  2  agosto
267     Un giornalista. Giacomo Dina. 24 settembre.
268     Amori romanzeschi (Racconti  di  Fulvia...),  7 ottobre.
269     Un francese in Sicilia (Dry : Trinachia), 16 ottobre.
270    La «Storia comica» di A. France, 25 ottobre.
271     Documenti umani (Dora Melegari,   U.  Notavi, L.  Ferriani),   19 novembre.
272     Prosatori, 26 novembre.
273     La dottrina di Herbert Spencer, 9 dicembre.
274     Notizie  d'altri tempi.   12  dicembre.
275     Prosatrici. 24 dicembre.
1904
276    Il più bel romanzo del sec.  XVI.   Luigi XIV e  Luigia de la  Vallìere  «La Lettura», anno IV n. 10. Milano ; 1° ottobre 1904.
Sul  «Corriere  della  Sera»,   anno XXIX,   Milano,   1904.
277     L'evoluzione di Paolo  Bourget, 6 gennaio.
278     La scienza dei veleni (Masson - La sorcellerie),   16 gennaio.
279     Un romanzo romantico.  Cenere (di G.  Deledda), 28 gennaio.
280    L'arte e la vita (su Dino Mantovani),  13 febbraio.
281     Nel regno delle favole (S. Di Giacomo, E.  Castelnuovo...).  20 febbraio.
282     Immagini della vita (Il cavallo di Troia di U. Ojetti), 14 marzo.
283     La moglie di sua eccellenza (di G.  Rovetta), 24 marzo.
284     Memorie storiche e letterarie (E.   Del Cerro - Roma che ride),  30 marzo
285     Romanzi di poeti (G. Cena, C. Giorgieri . Contri), 14 aprile.
286     Sulla soglia del mistero (G.  De Lorenzo),  29 aprile.
287     Beethoven nel suo epistolario,  13 maggio.
288     Fantasia e realtà (U.  Fleres, A.  Beltramelli...).  29 maggio.
289     Il conflitto sessuale,  11 giugno.
290    L'Eva eterna (Fl.  Steno - L'Eva moderna),  19 giugno
291     Tra romanzi e novelle (Pirandello, G. Lipparini, C. Alvi...), 6 luglio.
292     Renan Barzellotti Mariano, 24 luglio.
293     Anime luminose (le Bronte ; Contessa di S.  Martial...),  31  luglio.
294     Il nuovo romanzo del Bourget (Un divorce), 6 agosto.
295     Bricciche di storia (D.   Spadoni,  V.   Labate...),   13  agosto.
296     Nel paese delle  «Mille e una notte» con P.  Loti,  21  agosto.
297     Tre romanzi femminili (Matilde Serao,  Luigi di S.  Giusto,  Lia),  29 agosto.
298     Crainquebille e compagni,  6 settembre.
299     Sentieri di fantasia, (L.   Zuccoli,  O.  Malagodi...),  25  settembre.
300     Il nuovo  epistolario  di  G.   Giusti.   29  settembre.
301     Il vincitore (di E. Rod), 16 ottobre.
302     Ascoltiamo   Tolstoi,   25  ottobre.
303     Prose di romanzo  (A.  Oriani,   L.  Pirandello),  9 novembre.
304     George   Sand  senza  A.   de  Musset,   25   novembre.
305     Il doppio giardino (di M.  Maeterlink),  8 dicembre.
306     La moglie del Re. La marchesa  di Maintenon e Luigi XIV.
1905
«La Lettura», anno V n.  3, Milano,  1° marzo 1905.  cfr.  Le donne ecc.
307     Pietro Kropotkine, «Nuova Antologia»,  1° agosto 1905.
308     Un'avventura di Chateaubriand,  «Varietas»,  anno  I  I, n.   13.  Milano, maggio   1905.
Sul «Corriere della Sera»,  anno XXX,  Milano,   1905.
309     Memorie inedite di F.  Chopin, 4 gennaio
310     Sui sentieri della Fede    (F.   Brunetière:   L'utilisation    du    positivisme    25 gennaio.
311     L'amore.  Dall'Emerson al Bouhélier,  2 febbraio.
312     Sulla pietra bianca (di A. France).  16 febbraio.
313     I romanzi della storia.  La Reine  Margot,   2 aprile.
1906
314     Il falso Paolo e la vera Virginia, Amori e nozze di Bernardino di Saint-Pierre. «Natura e Arte», anno XV, fasc. 19, 20 e 21, Milano, 1° e 15 settembre,   1°  ottobre  1906. cfr.  Le donne ecc.
315     I drammi della storia. Stefania di Beauharnais e Gaspar Hauser. «Varie-tas», anno III, 25 e 26, Milano. Maggio e giugno 1906.
316    Il ritratto che ringiovanisce. In «La mente e l'anima di Giuseppe Giacosa». «La Lettura», anno VI, n. 10, Milano, 1° ottobre 1906.
1907
317     Catania. Bergamo, Istituto Italiano di Arti grafiche,  1907.
318    La rosa nella fogna.  «La Lettura», anno VII, n. 6, Milano,   1° giugno.
319     Sully Prudhomme.  «Corriere della Sera», 8 settembre.
1908
320    La morte di Francesco Coppée. Il poeta. «Corriere della Sera», 24 maggio.
1909
321     Ditta «Joseph et Marion Delorme», Sainte Beuve e i coniugi Hugo. «Rassegna contemporanea», anno I, fasc. 12 e anno II, fasc. I, Roma, dicembre  1908 e gennaio  1909.  Cfr.  Le donne,  i cavalier...
322     Randazzo e la valle dell'Alcantara. Bergamo, Istituto Italiano di Arti grafiche.   1909.
323     San Silvestro da Troina. «La Lettura», anno IX n. 8, Milano, 1° agosto 1909.
324    La bella morte. Novella, «L'illustrazione italiana», anno XXXVI, n. 20 Milano,  16 maggio 1909.
325     Psicologia di un Don Giovanni. Il Duca di Lauzun. «Nuova Antologia», 1° luglio 1909.
326     Tavole  di anatomia morale.   Bismark,   «Rassegna  contemporanea»   a.   2°, Roma, giugno, fasc. 6.
Sul «Corriere della Sera» a, XXXIV Milano,   1909.
327     La vita è insonnia (su Messina distrutta), 4 gennaio.
328     Resurrezione  (di  Messina),   8 gennaio.
329     Lo zar in Italia (Nicola I a Palermo nell'ottobre del 1845), 9 settembre.
1910
330     La messa di nozze.  «Nuova Antologia»,  16 nov.  1° e 16 dic.  1910.
331     Un sogno. «La Lettura», anno X, n. 10, Milano, 1° ottobre 1910.
332     Passioni  romantiche.   La  Duchessa  di  Duror   e   Chateaubriand.   «Corriere della Sera»,  31  agosto.
333     Il dramma dell'anima tolstoiana.  «Corriere della Sera»,  17 novembre.
334     Tavole di anatomia morale, Luigi di Baviera.   «Rassegna contemporanea», anno III, fasc.  1, Roma, gennaio 1910.
Sul «Giornale d'Italia»,  anno X,  Roma,   1910.
335     Balzac e la signorina di Bernì, 3 gennaio.
336    Luigi di Baviera e Ottone di Bismark, 13 gennaio.
337     A. De Musset e Amata D'Alton, 22 febbraio.
338    Le avventure dell'Etna.  L'eruzione di oggi veduta da vicino.   30 marzo.
339     Alle rabide sorgenti del gran fiume di fuoco sull'Etna, 3 aprile.
340     D'Urfè,  11  ottobre
1911
341     La   messa di   nozze — Un   sogno — La   bella   morte.    Milano,    Fratelli Treves, 1911.
342     Il cane della favola, «Nuova Antologia»,  1 luglio 1911.
Sul  «Giornale d'Italia»,  anno XI,   Roma,   1911.
343     Il romanzo  di  Giandomenico Ingres,  7 febbraio.
344     Su Antonio Fogazzaro. Pensiero, 9 marzo.
345     La medicina dello spirito (di Paul Dubois), 3 aprile.
346     Un viaggio originale (di G. B. Ughetti), 8 luglio.
1912
347     Il  cane   della favola.   Commedia.   «La  Lettura»,   anno   XII,   n.   1   Milano, 1° gennaio 1912.
348    Il Rosario. Nuova edizione, «Rassegna contemporanea», Roma, dicembre 1912.
(Prima rappresentazione a Milano, del Cane della Favola e del Rosario, il 29 novembre  1912).
1913
349    Le donne, i cavalier...  Milano,  Fratelli Treves, pagg. 412.
Cont. : Prefazione (Roma, 15 marzo 1913) : Il falso Paolo e la vera Virginia - Amori e nozze di B. de Saint-Pierre - Ditta «Joseph et Marion de Lorme» - Sainte-Beuve e i coniugi Hugo - La terza Eloisa - Sofia di Monnier, Mirabeau e Giulia Danvers - Il più bel romanzo del sec. XVII. Luigi XIV e Luigia della Valliére . La moglie del Re. La marchesa di Maintenon e Luigi XIV . La maschera di carne - Gaspar Hauser e Stefania di Beauharnais - La rosa nella fogna. - La marchesa di Sade - Psicologia di un Don Giovanni. Il duca di Lauzun.
350    La strada maestra. Commedia in 3 atti (con lo stesso argomento della «Messa di nozze») «Rassegna contemporanea», anno VI, fasc. 22-24, Roma, 25 novembre,  10 e 25 dicembre  1913.
351     La tempesta.  «Noi e il mondo»,  anno III, n.  4 Roma,  aprile  1913. («Violente e irose opposizioni»  durante  la rappresentazione del  «Rosario» a Roma, la sera del 30 maggio 1913, Cfr. Domenico Oliva:  «Il Rosario», «Giornale d'Italia»,  31 maggio  1913).
1914
Sul «Giornale d'Italia»,  anno XIV,  Roma,   1914.
352     Gli amanti di Roma. Zenaide Volkonski, 9 gennaio.
353     Leopardi e la Francia (di N.  Serban),  27 gennaio.
354     Wagner  in  amore.   15  marzo.
335    II bilancio francese di G.  Leopardi.  27 maggio.
1915
Sul «Giornale d'Italia», anno XV,  Roma,   1915.
356     Un incontro. Novella.  Numero straordinario a beneficio della Croce Rossa, gennaio  1915.
357      Il  senso  della morte»   di   P.   Bourget.   28   novembre.   Cfr.   «Al   rombo   del cannone».
358     «La Famiglia  Valadier» di A. Hermant,  22  dicembre.   Cfr.  «Al rombo del cannone».
359     Romanticismo.   (Parole   dette  prima  della  rappresentazione   del   dramma  a Catania a beneficio della Croce Rossa) 3 luglio.
360     Una spia.  «La Lettura», anno XV, n.  1, Milano,  1° gennaio 1915.
1916
Sui «Giornale d'Italia», anno XVI, Roma,  1916.
361     Gli enimmi di Waterloo, 8 gennaio.  Cfr.  «Al rombo del cannone».
362     l 'Adriatico e le Due Sicilie a Campoformio, 29 marzo.  Cfr.  «Al rombo del cannone».
363     Maria. Carolina Regina di Napoli, 28 maggio. Cfr. «Al rombo del cannone».
364     Maestri di Guerra. Il principe di Ligne,  16 luglio Cfr.   «Al rombo del cannone».
365     Thiers, Bismark e la guerra, 26 agosto. Cfr. «Al rombo del cannone».
366     Napoleone e l'Isonzo, 12 ottobre.  Cfr.  «Al rombo del cannone».
367     Italia e Grecia nelle lettere di Giorgio Byron, 25 dicembre. Cfr.  «Al rombo del cannone».
368     L.   Capuana nei cimeli fotografici.   «Noi  e  il  mondo»,   Roma,   1°  gennaio 1916.
1917
Sul «Giornale d'Italia», anno XVII, Roma,  1917.
369     Il protocollo della Giovane Italia, 31 gennaio. Cfr. «Al romba del cannone».
370    Maestri di guerra. Lazzaro Carnot, 10 aprile. Cfr. «Al rombo del cannone».
371     L'anima e l'opera di Domenico  Oliva.  30 aprile.  Cfr.   «Al rombo del cannone».
372     Paesaggi di pace e paesaggi di guerra, 9 agosto.  Cfr.  «Al rombo del cannone».
373     Un condottiero francese a Napoli, 26 agosto. Cfr. «Al rombo del cannone».
374     La Marna, 12 settembre Cfr. «Al rombo del cannone».
375     Un profeta  del  pangermanesimo.   Edgardo   Quinet,   31   ottobre.   Cfr.   «Al rombo del cannone».
1918
376     Sul Giornale d'Italia, anno XVIII, Roma, 2 gennaio : L'Imperatore liberale Federico III.
1919
377     All'ora della mensa.  «Novella», anno I, n. 6.  Milano,   10 ottobre.
Sul  «Giornale  d'Italia»,  anno XIX,   Roma,   1919.
378    La triplice alleanza,  16 marzo.
379    II tramonto d'un impero, 4 aprile.
380     La Dalmazia nel regno d'Italia, 7 maggio
381     La madre di Mazzini. 3 ottobre.
382     Un  appassionato   opuscolo  di   V.   Margueritte...,   10  novembre
383     La cocotte.   Novella,   «Rivista  d'Italia»,   Milano,   28  febbraio  e  31   marzo 1919.
384      Al rombo    del cannone.  Milano, F.lli Treves,   1919.
385     La posta. «Le sette rose», Napoli.
1920
386    All'ombra dell'olivo.  Milano,  F.lli Treves,   1920.
387     Ironie. Novelle, Milano, F.lli Treves,  1920.
Cont. : Il cane della favola - Nora, o le spie - La tempesta.
388    La cocotte. Novelle, Milano, Casa editrice Vitagliano, maggio 1920. Cont. :  La Cocotte - All'ora della mensa -  Due morti.
389    Il maestro di G.   Verga.  «La Lettura», anno XX, n. 9, Milano,   1° settembre  1920.
390     I primi passi (di G.  Verga),   «L'illustrazione italiana»,  Milano,   29  agosto 1920
Sul «Giornale d'Italia», anno XX, Roma,  1920.
391     Bismark   15 febbraio.
392     Fede : L'Italia vinse tremendi cimenti,  22 marzo.
393     L'amor platonico. A.  Comte e Clotilde de  Vaux,  12 maggio.
394     il romanzo di un romanziere. Balzac ed Eva Hanska, 13 giugno. 393    La moglie di Puskin, 4 agosto.
396    Berlioz in Italia, 7 novembre.
Sul «Giornale di Sicilia» anno LX, Palermo, 1920.
397     Pura letteratura (su W. Wilson), 7 febbraio.
398     L'oro  del  Reno,   13  marzo.
399     Crispi e la guerra,  15 aprile.
400    Il bilancio italo-francese,  22 maggio.
401     Le ammissioni del Sig.  Von Jagow, 26 giugno.
402     Le omissioni del Sig. von Jagow, 27 luglio.       403    Il primo romanzo di G.  Verga, 28 agosto.
404     Gli inglesi in Egitto, 25 settembre.
405     Balzac in Italia, 30 ottobre.
406     Sull'orlo  dell'abisso,  20 novembre.
407     Taine in Germania, 31  dicembre.
1921
408    La paura.   «Novella»,  anno III,  n.   15,  Milano,   15 agosto  1921.
409     Stato  civile  della   «Cavalleria   rusticana».   «La  Lettura»,   Milano,   1°  gennaio 1921.
410    Il volo di Icaro. Domenico Castorina e G.  Verga. «La Lettura», 1° ottobre.
Sul «Giornale di Sicilia», anno LXI, Palermo,   1921.
411     Tommaseo e la Dalmazia, 22 gennaio.
412     Pietro Kropotkine, 19 febbraio.
413     Il musicista errante  (Berlioz),   15  marzo.
414     Una repubblica mancata,  23  aprile.
415     L'insegnamento di M. D'Azeglio,  23 maggio.
416    Il teatro contemporaneo (di G.  Ruberti), 25 luglio).
417     Nel centenario napoleonico.  L'ardua sentenza,  25  agosto.
418     Il dramma eterno (Lucia Re Bartlett : Il regno che viene),  13 settembre.
419     Gioberti e Massari, 28 ottobre.
420    Il primo regno d'Italia,   15 novembre.
421     Due centenari in uno - Baudelaire e Flaubert,   14 dicembre.
1922
422     La duchessa di Leyra.  «La Lettura»,   anno XXII, n. 6, Milano,   1° gugno.
423     Storia della «Storia di una capinera».  «La Lettura»,  1° ottobre.
424     L'esordio di G. Verga. «Le Lettere», Roma, 14 marzo.
Sul «Giornale di  Sicilia»,  anno  LXII,   Palermo,   1922.
425     La sfinge russa,  26 gennaio.
426     G.  Verga. La fase iniziale. 22 febbraio.
427     La duchessa di Leyra, 27 marzo.
428     Verga ignorato : «Sulle lagune»,  25 aprile.
429     Il romanzo veneziano di G.   Verga,  27 maggio.
430    I grandi stranieri in Italia (Dolomieu),   22 giugno.
431     Il centenario dei Goncourt, 7 luglio.
432     L'apparizione di G.  Verga, 28 agosto.
433     Ispirazioni siciliane. L'inno di L.  Bertrand,   18 settembre.
434    La scoperta di G.  Verga, 25 ottobre.
435     Molière e l'Italia,  24 novembre.
436     Il Napoleonide italiano, 8 dicembre.
1923
437     L'ultimo  voto.  Novella,   «La Lettura»,  anno  XXIII,   nn.   203  Milano  1° febbraio e  1 marzo.
438     Ermanno Raeli. Nuova edizione riveduta con l'aggiunta di un avvertimento e di un appedice.  Milano,  A.  Mondadori,   1923.
439    Le ultime ore di G.  Verga.  «(Siciliana»,  anno I, Catania, gennaio  1923.
Sul «Giornale di Sicilia», anno LXIII,  Palermo,   1923.
440     Nell'anniversario della morte di G.  Verga, 26 gennaio  1923.
441     Le don Giovanne (di M. Prevost) 16 febbraio.
442     E. Renan (in Sicilia), 23 marzo.
443     Rileggendo Renan,  20 aprile.
444     Il egreto di Dostojewskij, 30 marzo.
445     Romanzi vissuti. Il giglio nella valle, 25 giugno.
446     Quattro donne e un genio (Dostojevskij),  24  luglio.
447     La guardia al Reno (di Clara Viebig),  27 agosto.
448     Anglofobia (E.  Scarfoglio :  Il popolo di cinque pasti),  21   settembre.
449    La colonna d'Ercole, 23 ottobre.
450     Casa  Verga, 23 novembre.
451     La passione di Francesco Liszt, 28 dicembre.
1924
Sul «Giornale di Sicilia», anno LX1V,  Palremo,  1924.
452     Clara di Duras e Chateaubriand, 29 gennaio.
453     Mahatma Gandhi. L'azione,  1 marzo.
454     Mahatma Gandhi. La dottrina, 5 marzo.
455     «.L'amore» di Stendhal, 29 aprile.
456    La questione ticinese, 27 maggio.
457     Stendhal innamorato, 24 giugno.
458    La signora dalle camelie, 28 luglio.
459    Intorno alla rivoluzione francese, Enimma o problema? (A proposito di un libro di Pouget de Saint-André),  25 agosto.
460     A proposito di E.ZOLA 24 settembre.
461     Le"figlie di Ecuba (di Clara Viebig), 28 novembre.
462     Gran Bretagna e Due Sicilie,  28 novembre.
463     Nietzsche e l'amore, 30 dicembre.
1925 
 «Giornale di Sicilia», anno LXV, Palermo,   1925.
464     Lettere di Beethoven, 29 gennaio.
465     G. Sand sull'Etna, 3 marzo.
  466      Le illusioni  (di E. Roncati),14 aprile
467     Le memorie di Gorki, 5 maggio.
468     La casa delle bambole, 28 maggio.
469     Cecilia di Chateaubriand, 26 giugno.
470    L'alba del risorgimento a Napoli, 26 agosto.
471     Verga, Scarfoglio e G. Sand, 23 settembre.
472     Ilcavaliere d'Italia (M.  D'Azeglio) 29 ottobre.
473     Triboli della psicologia (Il conquistatore spagnolo del XVI secolo) 27 nov.
474     Ilcaso di Giulietta, 31 dicembre
1926
Sul «Giornale di Sicilia», anno LXVI, Palermo, 1926.
475     Napoleone III e l'Italia,  27 gennaio.
476    La principessa Belgioioso, 27 febbraio.
477     «Quaderni» di Sainte Beuve, 2 aprile.
478     Cavour innamorato, 1° maggio.
479     Due napoleonidi, 21 giugno.
1927
Sul «Giornale di Sicilia», anno LXVII, Palermo, 1927.
480     Ilprimo romanzo di G. Sand, 21 febbraio
481     Adriana Lecouvreur, 5 aprile.
482     L'uomo di lusso. Il Duca di Morny, 9 maggio.
483     Chopin innamorato, 6 luglio.
484     Memorie di un mondo inabissato, 27 luglio
Sul « Giornale dell'Isola», Catania, 1927. « Il patrimonio artistico di Catania ».
485     I     -Il museo Biscari, i° maggio.
486     II    - Il Castello  Ursino, 8 maggio.
387    IH   - Il monastero  dei Benedettini,   22  maggio.
488  IV - La Chiesa di San Nicola, 3 giugno.
489     V   - Il teatro antico, 18 giugno.
490     VI - La Biblioteca Ursino, 8 luglio.
491     La paura. «La Fiera Letteraria», anno III, n. 31, Milano, 31 luglio 1927, (cfr. n. 408).
492      Nella vetrina (prefaz. di Alfio Berretta). «Due lire di novelle», anno III, n.19Milano, 20 ottobre 1927.
1928
493     L'ebbrezza.   «La fiera Letteraria»,  anno IV,  Milano,   15  e 22 gennaio.
494     L'arcipelago della fortuna. Pagine inedite di un romanzo incompiuto. «La Fiera Letteraria », anno IV, Milano, i° luglio 1928
495     La morte dell'amore. (Prefazione di Alfio Berretta), Milano, Ed. Maia, 1928. Cont. : Dibattimento - L'assurdo - Lettere di commiato - Le prove - Ironie - L'amor supremo.
1929-1957
496     L'Imperio. Milano, A. Mondadori,  1929.
497     Come Malta  divenne inglese.   «Nuova Antologia»,   Roma,   16 luglio  1940.
498     Malta nel pensiero di F. De Roberto.
Il «Giornale di politica e letteratura», fase. 8-9, Roma, agosto-settembre 1940 Cont. : Una lettera indirizzata dal De Roberto a un direttore di giornale dopo lo sbarco delle truppe italiane a Corfù nel 1923.
499     Giovanni  Verga e F.  De  Roberto  - La lupa.   Tragedia lirica  in  due atti. Musica di Pierantonio Tasca.
Noto - Tipografia di Rosario Caruso,  1932, pagg. 72.
(Il contratto fra G. Verga e F. De Roberto per il libretto della Lupa risale al 1891. Verga in esso autorizza il De Roberto a comporre il libretto e ne acquista la proprietà per un compenso di 400 lire, ma si obbliga a corrispondergli il 20 per cento su tutti gli introiti eventuali).
500     Giovanni Verga e Federico De Roberto - La Lupa. Tragedia lirica in due atti. Musica di Pierantonio Tasca.
Palermo, Barravecchia e Balestrini,  1919, in 8°, pagg. 68.
501     Gino Raya - Un carteggio del De Roberto. «Paese Sera», Roma, 7-8 dicembre  1956.
Cont. : 5 lettere ad Alessio Di Giovanni.
502     Giulio Natali - Dodici lettere di F. De Roberto. «Narrativa»  Siracusa,  giugno  1957.
503     Pagine scelte di Federico De Roberto a cura di Giuseppe Villaroel «I quaderni deH'«lllustrazione del Medico» Milano 1940.
504     Guido Lopez - Lettere di G.  Verga e F. De Roberto a Sabatino Lopez «Lo Smeraldo», a. VII n. 3, Milano 30 maggio 1953.
505     Verga - De Roberto - Capuana, Catalogo della Mostra nella Biblioteca Universitaria di Catania. (Catania, N. Giannotta, 1955).


*Tratto dal saggio di Aurelio Navarria

Federico De Roberto nacque a Napoli il 16 gennaio del 1861, morì a Catania il 27 luglio del 1927 e svolse assidua attività di scrittore anche in numerose riviste e vari giornali oggi solo parzialmente reperibili.