Per primo toccò al busto di Mario Rapisardi, ecco come ne parlava l'amico De Amicis, nel 1906, in Ricordi di un viaggio in Sicilia : "E anche sorridendo parla (M. R.) della scomparsa misteriosa del busto in bronzo che gli era stato eretto nel giardino Bellini, e che non si poté più ritrovare: impresa compiuta senza dubbio da volgari malfattori per istigazione o mandato di nemici politici a cui la glorificazione del poeta di Lucifero pareva un'ingiuria a Dio."
In questo caso il danno fu limitato, si premurarono a farne un' altro.
Per Frontini, ad oggi, non si è fatto nulla, l'eventuale ripristino era legato ai lavori di restauro della Villa Bellini, ma l'architetto lo ha dimenticato, e dire che, era quasi impossibile passare davanti alla colonna senza la scultura e non rimanere meravigliati.
Il busto dello scultore Domenico Maria Lazzaro, fu inaugurato nel 1957, nello stesso periodo fu data l'Opera Malìa, al Teatro Massimo Bellini.
"Il futuro appartiene a chi ha la memoria più lunga"