Coltissimo, estroso, sempre animato da un eccezionale fervore organizzativo, amava la natura e la vita agreste: « Adoro le piante, non amo gli animali (...).
Vorrei vivere in campagna, forse perché sono costretto a vivere in città: me ne rifaccio coltivando meravigliosi fiori nella splendida villa, in quel di Cibali, affittatami dal cavaliere Battaglia per una miseria all'anno ».
Professore di tedesco nelle scuole di istruzione superiore, collaborò a molti giornali italiani, tedeschi e americani. Scrittore fecondissimo, pubblicò una ventina di opere.
Molte di esse (Naticchia 1921, Ridi, o Sole! 1924,
La rondine maledetta 1926,
I parenti di Caino 1928,
Testallegra 1930,
Tre bambini sotto una palma 1935) sono dedicate all'infanzia.
Nel 1923 fondò una rivistina per ragazzi, Farfalle, illustrata da Antonio Prestinenza.
Diresse, per incarico dell'editore Amantia, la collana dei Migliori scrittori giovani.
Adottò molti pseudonimi (Alessio Karassik, Pedro Maslina Rueda, Victor Ducasse, Coelo Ramiro Delucema, Nikola Karassoff). Villaroel lo definì (Giornale d'Italia del 4 gennaio 1961) «l'inventore della Catania picaresca ».
Enciclopedia di Catania Tringale editore, 1987
* fratello di Gesualdo Manzella Frontini
Mi interessa tutta la famiglia
RispondiEliminaMabzella e Frontini che ormai conosco attraverso il nipote Vania Di Steano autore di un bel libro di racconti uscito recentemente con il titolo Pane e blu