Il primo a sinistra è Gesualdo Manzella Frontini, siciliano, notissimo esponente del futurismo italiano. Professore di latino e italiano, si ritrova a Cassino subito dopo la laurea e qui insegnò quasi ininterrottamente fino agli anni Trenta, divenendo una figura di spicco nella cultura cassinate".
" (...) interessante la vicenda umana e intellettuale di Gesualdo Manzella Frontini, nativo di Catania ma attivo a Cassino. Egli, che fu tra i maggiori rappresentanti del futurismo in Sicilia, arrivò a Cassino alla fine degli anni Dieci del Novecento per insegnare Italiano nel locale Liceo classico.
Nel novembre del 1914 fondò insieme con Carlo Baccari e Gaetano Di Biasio, la rivista mensile di letteratura e d’arte «Le fonti».
Nel giugno 1934, nella cavea dell’anfiteatro romano di Cassino, venne messo in scena il suo dramma La madre immortale, che egli stesso definì «azione epica in due tempi» e «primo esperimento di teatro per masse».
Alla rappresentazione prese parte una grande attrice del tempo, Marcella Albani, mentre la regia fu opera di Antonio Franchini. Importante fu il coinvolgimento delle scuole locali nonché «di artigiani e popolo, ideando così un movimento teatrale di masse all’interno di un dramma teatrale» 1
1 Centro Documentazione e Studi Cassinati, Dal Teatro Manzoni al Cinema Teatro Arcobaleno. Cento anni di spettacoli ed eventi a Cassino, Cassino (FR) 2010, p. 16.
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