Barca, abbandonata in cotesto seno
Melmoso del fiume, fra gli alti giunchi,
Che mi sembri una gran nera culla
Mossa dal vento;
Io ti vidi scorrere altieramente
Sullo spumante dorso dell'onda orgogliosa,
E parevi un'allegro pesce guizzante
A fior d'acqua.
Avevi la rossa prora incoronata di fiori
E i tuoi sottili remi si piacean di tuffarsi
Per rilevarsi subito tutti grondanti
Di liquide perle;
Mentre i tuoi fianchi s'agitavano contro
L'urto stizzoso della corrente, pari
Ai curvi fianchi d'una bella fanciulla,
Quando il braccio
Ardito d'un amante li cinge. E, gloriosa,
Recavi da una sponda all'altra, rapidamente
I tuoi fieri barcaioli che parevano
L' anima tua.
Ahimè, la tua rossa prora scolorossi,
E i tuoi sottili remi si consunsero, ahimè,
Sotto i perfidi baci e continuati
Delle liquide perle!
E i superbi tuoi fianchi furon sdruciti
Dall'urto vincitore della forza del fiume;
E, l'anima tua, i fieri barcaioli
T'abbandonarono !
Fra la melma e fra gli alti giunchi, tutta
Rosa dall'umido, senza remi, senza
Nulla, tu sembri cosa morta e di tanto in tanto
L'onda ti culla.
Oh, come sei piena di tristezza! Oh come
Devi tu invocare che questo fiume si rigonfii
E dal seno melmoso al mare, al mare,
Sfasciata ti trascini !
1888
* Dai nostri poeti viventi - ed. Loescher & Seeber, 1891 - a cura di Eugenia Levi
Francesco Paolo Frontini (Catania, 6 agosto 1860 – Catania, 26 luglio 1939) è stato un compositore, musicologo e direttore d'orchestra italiano.
Dedicato al mio bisnonno F. P. Frontini, Maestro di vita. Pietro Rizzo
sabato 16 ottobre 2010
Ad una Barca - di Luigi Capuana
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