Francesco Paolo Frontini (Catania, 6 agosto 1860 – Catania, 26 luglio 1939) è stato un compositore, musicologo e direttore d'orchestra italiano.

«Bisogna far conoscere interamente la vera, la grande anima della nostra terra.
La responsabilità maggiore di questa missione dobbiamo sentirla noi musicisti perchè soltanto nella musica e nel canto noi siciliani sappiamo stemperare il nostro vero sentimento. Ricordatelo». F.P. Frontini

Dedicato al mio bisnonno F. P. Frontini, Maestro di vita. Pietro Rizzo

domenica 9 novembre 2025

Introduzione allo studio della letteratura italiana di Mario Rapisardi

 "Introduzione allo studio della letteratura italiana" di Mario Rapisardi (1871)


Il marchese Giuliano insieme all'amico Mario Rapisardi 



In questo discorso inaugurale all'Università di Catania, Mario Rapisardi si presenta non come un professore accademico tradizionale, ma come un intellettuale impegnato e quasi un "apostolo" di una nuova idea di cultura. La sua lezione è un manifesto che ridefinisce il concetto di scuola, l'essenza dell'arte e il metodo per studiare la letteratura, rompendo radicalmente con la tradizione retorica e pedante del tempo.


#### **I. La Scuola come Fucina di Umanità e Civiltà


Rapisardi condanna la visione della scuola come un semplice "mestiere" o un "esercizio di espiazione". Per lui, la scuola è:

*   Un istituto di massima importanza nella vita pubblica.

*   Una fucina di valori morali e una palestra di educazione per i giovani.

*   Un luogo non estraneo alla vita, che deve dialogare con la società e preparare alle sue sfide, evitando di diventare un "museo di fossili".


#### **II. I Fondamenti Filosofici: L'Amore come Forza Generatrice**


Rapisardi inizia la sua trattazione con una visione quasi panteistica e romantica dell'Arte.

*   Il Nume Amore: La divinità che invoca non è religiosa, ma è **l'Amore**, inteso come forza cosmica, "divino generatore dell'Arte". È un mediatore tra spirito e natura, un desiderio irrequieto dell'assoluto.

*   Le Tre Vie dell'Umanità: Questo Amore si manifesta in tre modi, che costituiscono le attività supreme dello spirito umano:

    1.  **La Religione**: quando l'Amore *crede*.

    2.  **L'Arte**: quando l'Amore *sente*.

    3.  **La Filosofia (Scienza)**: quando l'Amore *pensa*.

    Queste tre forze sono sorelle, nate dallo stesso tronco, e nella storia si intrecciano e si influenzano continuamente.


#### **III. Una Visione Storica: L'Arte nel Contesto delle Civiltà**


Rapisardi delinea una storia dell'arte che ne mostra il legame indissolubile con il contesto sociale e spirituale.

*   **Oriente:** La religione assorbe tutto. L'arte è una "gigantesca e bizzarra manifestazione dell'infinito" e la personalità umana è annientata.

*   **Grecia:** Trionfa il culto della bellezza sensibile. La religione diventa "ancella dell'Arte". La forma bella giustifica tutto, anche i vizi degli dèi (es. Mercurio ladro, Venere voluttuosa). Qui l'arte è libera e celebrativa della vita.

*   **Medioevo:** Con il Cristianesimo, la fede riassorbe la scienza e la vita. Nasce la Scolastica, un "mostruoso connubio" tra fede e filosofia aristotelica. L'arte si rifugia nei chiostri, diventando un "ramo della liturgia" (architettura gotica, miniature).


#### **IV. I Quattro Pilastri dell'Arte Vera**


Rapisardi definisce l'arte autentica attraverso quattro attributi fondamentali:


1.  **È Sociale:** L'arte non può vivere in isolamento. È un **apostolato** che ha avuto i suoi "persecutori e martiri". Deve investigare i costumi, le virtù e i vizi di una nazione, studiando "l'uomo negli uomini", non nei libri.

2.  **È Vera:** Deve attingere alla **natura** e alla **realtà della vita**, evitando sia il manierismo spiritualista (che ignora la realtà) sia la gretta imitazione (che ignora l'ideale). La perfezione sta nel "contemperamento" tra espressione (forma) e contenuto (idea).

3.  **È Utile:** Contro chi la considera un lusso, Rapisardi ne afferma l'utilità materiale. Risvegliando il senso del Bello, l'arte **giova all'industria**, abbellisce le manifatture e crea ricchezza. Le gallerie d'arte valgono quanto una fabbrica di Manchester.

4.  **È Bella:** La sua bellezza nasce dall'incarnazione dell'ideale nel reale, un processo faticoso che richiede lotta.


#### **V. Il Nuovo Metodo di Studio: Una Rivoluzione Didattica**


Questa è la parte più concretamente riformatrice del discorso. Rapisardi attacca il metodo tradizionale, fatto di retorica, figure grammaticali e commenti sterili a Petrarca. Propone invece:


*   **Studio dei Concetti, non solo della Forma:** La letteratura è "solenne istitutrice di popoli", non maestra di "civetterie" stilistiche.

*   **Approccio Interdisciplinare:** Studiare la letteratura in connessione con tutte le altre arti (pittura, scultura, musica) e con la storia della filosofia e della civiltà.

*   **Libertà dal Dogma:** Si rifiuta di imporre regole. L'unica guida deve essere il **gusto personale** e lo "studio del vero". "Altra guida fuorché il nostro gusto... prima e sola autorità, il nostro cuore!".

*   **Storia per Temi, non per Cronologia:** Preferisce unire opere e autori di epoche diverse per categorie tematiche, rifiutando il puro "sincronismo" e le biografie fine a sé stesse.


#### **VI. La Figura dell'Intellettuale: Indipendente e Impegnato**


*   **Coraggio e Martirio:** L'artista spesso incontra incomprensione, povertà ed esilio. Ma questa lotta è la sua gloria e sarà premiata dalla storia.

*   **Rifiuto della Protezione:** L'artista non deve essere un servitore dei potenti, perché la protezione "inficchisce ed umilia gl'ingegni". Debbe ambire a una **dignitosa indipendenza economica**, che è fondamento della libertà intellettuale.

*   **Missione Civile:** L'intellettuale ha il dovere di combattere "l'assolutismo sotto qualunque forma" e di "cacciare l'arte italiana dalle Accademie", come Gesù cacciò i mercanti dal tempio, per restituirle il suo ruolo vitale.


#### **Conclusione: Un Appassionato Appello**


Rapisardi conclude con un appello emotivo. Chiede non solo attenzione, ma **collaborazione e affetto** agli studenti. Il suo scopo non è insegnare nozioni, ma "farvi amare" l'Arte. Si propone come un compagno di viaggio in una battaglia comune per una cultura viva, libera e impegnata, che sia motore del progresso della nuova Italia.


---

Introduzione allo studio della letteratura italiana discorso letto nella R. Università degli studi di Catania dal prof. M. Rapisardi 1871


Nessun commento:

Posta un commento